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PIETRAMELARA – Delitto Saviano, spuntano altri due indagati. Uno è un 50enne del paese, l’altro un immigrato rumeno

pietramelara. Delitto di Antonio Saviano, spuntano altri due indagati. Uno è di Pietramelara, l’altro è un rumeno da anni residente in paese. Avrebbero fornito un falso alibi al rumeno arrestato per l’assassinio dell’anziano ucciso alcuni mesi fa, nella propria casa, durante una rapina. I carabinieri della stazione di Pietramelara, guidati dal maresciallo Pasquale Mariano, avrebbero già notificato ai due nuovi indagati l’avviso di garanzia e la relativa chiusura delle indagine.

I due nuovi indagati
Secondo l’accusa Domenico S. – 55 anni, di Pietramelara – e Costantin D. – 40 anni di origine rumena ma da tempo residente a Pietramelara –  avrebbero favorito colui ritenuto l’assassino dell’anziano sostenendo l’alibi fornito da Florin Dascalu, 34 anni, ancora nel carcere di Rebbibbia di Roma, in attesa dell’avvio del processo.

Il falso alibi.
Secondo l’accusa Domenico e Costantin avrebbero dichiarato di essere stati a cena – la notte del delitto – con Dascalu in un ristorante di Roccaromana, intrattenendosi fino alle tre del mattino. Una testa scongiurata dal titolare della struttura e da altri avventori. Tutti, secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese, avrebbero  smentito i due affermando che la chiusura del locale, quella notte, avvenne poco dopo la mezzanotte. Per questa ragione gli inquirenti hanno denunciato Domenico e Costantin con l’accusa di favoreggiamento.

Il giudizio immediato
Il pubblico ministero Giuliano Caputo della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere chiude il caso sull’omicidio di Antonio Saviano, 73 anni di Pietramelara con il giudizio immediato per il killer Petrus Florin Dascalu, 34 anni originario della Romania che finisce direttamente alla sbarra.
L’imputato è detenuto a Roma dopo la sua cattura e l’estradizione dal suo paese di origine dove si era rifugiato dopo l’omicidio consumato nella notte dello scorso 18 dicembre.
Il pm dopo la conferma avuta a seguito degli accertamenti fatti dal Ris sulla macchie di sangue rinvenute sui jeans che Dascalu indossava la notte dell’omicidio del povero Saviano e dopo la certezze che l’assassino si trovava sulla scena del crimine lo ha mandato direttamente a giudizio.  Molto probabilmente lì imputato sceglierà di essere processato con rito abbreviato. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire tutti i suoi movimenti e ad avere la certezze che l’uomo che venne ripreso da alcune telecamere di sicurezza fosse proprio lui grazie alla ricostruzione dei traffici telefonici, dal fatto che la cella agganciata al suo cellulare quella notte lo dava proprio sul luogo  dell’omicidio.  gianni del monte

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