ALIFE – Vigili “imboscati”, Cassano contro il suo comandante Iannelli

ALIFE – Il caso vigili urbani continua ad avere  critiche costruttive e non nella cittadina alifana. Qualcuno ha tenuto a rettificare dei passi di questa vicenda, e a sottolineare la sua estraneità e quella dei colleghi al mancato dovere compiuto. A parlare è il maresciallo capo Luigi Cassano, vice comandante del Corpo di Polizia Locale di Alife, il quale ha tenuto a ribadire, anche a nome degli agenti, quanto segue : “Lo scrivente Maresciallo Capo Luigi Cassano, Vice Comandante del Corpo di Polizia Locale  di Alife, anche a nome degli agenti, desidera ribadire quanto segue:
“Questa non è una polemica verso  nessuno, tantomeno verso la stimata amica  Dott.ssa Santini, ,ma anzitutto, non sono stati denunciati i vigili ,ma solo il capo servizi iannelli. Per cui non mi pare giusto fare di tutt’erba un fascio, in quanto vi è gente che ha onore e dignità  e senso del lavoro. In secondo luogo, la storiella dei 36 euro di incasso non è mai esistita(non vi sono sanzioni da 36 euro). Fu una vera e propria svista da parte del  Revisore dei Conti in epoca del compianto Dott. Fernando Iannelli e che fu ampiamente chiarita presso la Corte dei Conti; in realtà i proventi sono molto più  alti ;,terzo:” elevare contravvenzioni per garantire denaro fresco nelle casse della comunità??”,illecito, illegale  ,a meno che Monti non abbia trasformato anche  le sanzioni in tasse!! (oltretutto è reato istigare degli agenti a fare verbali indiscriminatamente). Il Corpo è composto da 5 agenti ma uno , ,da 10 anni svolge altre mansioni sul  Comune in borghese ,ed un altro viene sistematicamente prelevato per presiedere la Commissione Edilizia (sic)..in ultimo, la Polizia locale svolge 102 mansioni, con turni anche Festivi e Domenicali, che vanno dalle 8.00 alle 20.00,e non può  dedicarsi costantemente all’ unico controllo del traffico, mansione che dovrebbe essere affidata agli ausiliari del traffico. .cosa che  Alife, unico Comune in Italia, non ha”.  Il Comandante Iannelli si assuma le sue responsabilità.  Io tengo all’onore e alla dignità e non tollero che un intero corpo venga “accostato” alla figura del comandante. Ho sollecitato sempre le vecchie amministrazioni a prendere provvedimenti, finalmente oggi è arrivata un po’ di luce”.