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PIETRAMELARA – Truffò una donna, arrestato un 59enne di Napoli

pietramelara. Si finse funzionariodi una banca riuscendo a incassare oltre mille auro da una donna di Pietramelara.
Disse che i soldi servivano per coprire un debito del figlio e che non fosse avvenuto il pagamento, allora sarebbero arrivati i carabinieri.
Un complice rafforzò la tesi perchè al telefono si finse il figlio della donna, convincendola a versare la somma in contanti.
Assunta La Villa – la sfortuna donna che cadde nell’inganno – pensava effettivamente di salvare il figlio da un problema che, in realtà, il giovane non aveva.
Infatti, quando il ragazzo tornò a casa fu chiara la truffa attuata dal 59enne napoletano. Era il novembre del 2011.
Scattò la denuncia che la donna presentò alla locale stazione dei carabinieri, descrivendo bene l’autore della truffa.
Dopo alcuni mesi di indagini, condotte dal maresciallo Pasquale Marinao della stazione di Pietramelara, l’autore di quel reato è stato identificato e arrestato.
Ieri mattina, i militari dell’arma si sono presentati, a Napoli, a casa di Giovanni Colaci, per notificargli l’ordine di arresto.
Il tribunale ha concesso al 59enne i benefici degli arresti domiciliari, in attesa del processo che dovrebbe svoglersi a suo carico.
La Villa, quasi certamente, si costituirà parte civile. Aumentano i raggiri e le truffe a danno degli anziani, un’escalation che deve preoccupare, anche perché le truffe sono fatte approfittando della debolezza di persone sole e con reddito medio-basso.
Codacons ha predisposto alcuni consigli per prevenire questi episodi di microcriminalità: in casa controllate ogni volta dallo spioncino prima di aprire (se non l’avete, chiedete sempre chi è).  Tenete la porta protetta con il paletto o la catena di sicurezza e prendete l’abitudine di aprire l’uscio senza togliere la catenella.
Non fate entrare sconosciuti anche se vestono qualche uniforme dichiarando di essere idraulici, elettricisti addetti alla manutenzione, postini, dipendenti di aziende del gas, del telefono o dell’ Enel, o di qualsiasi altro Ente o associazione. Chiedete sia accompagnato dal portiere o dall’amministratore o da un vicino di casa a voi conosciuto; se non c’è nessuno e siete soli, telefonate all’ufficio dell’ente a cui lo sconosciuto dichiara di appartenere (il numero cercatelo sull’elenco telefonico, non fatevelo dare dall’estraneo). Inutile farsi mostrare il tesserino di riconoscimento: in genere i malintenzionati ne hanno uno falso e ve lo mostrano di loro iniziativa, per conquistare la vostra fiducia.
Se per sbaglio avete fatto entrare lo sconosciuto allora invitatelo ad uscire e se non lo fa urlate sul pianerottolo o telefonate al 112 o al 113.

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un commento

  1. Sono il figlio della sig.ra truffata e vorrei dire alcune cose:

    1) In quella stessa mattinata, come riportato dai carabinieri…, altre persone furono truffate a Pietramelara…, come mai non risulta..? Per caso non sporsero denuncia.., come invece fu mia madre a fare…?

    2) Questo signore fu identificato da mia madre presso i carabinieri di Pietramelara, immediatamente già dopo un paio di giorni e senza refurtiva (disse che se li era già spesi), nel corso delle indagini che partirono subito.

    3) Non capisco come mai nonostante l’immediata identificazione della persona che ha commesso il reato…, ci siano voluti ben 8 mesi per arrestare quest’uomo e mandarlo a processo…!!! E uno scandalo che succede solo in Italia, una Giustizia che va al rallentatore… Se questa è la giustizia…, bè siamo messi proprio male… ed è per questo che tante persone non denunciano reati o collaborano…, proprio perchè sanno che questa Giustizia…, non è per niente giusta e che va talmente piano.., che forse è meglio tralasciare….