Ultim'ora

RIARDO – Ferrarelle, lo sciopero dei dipendenti blocca la produzione

riardo. Bloccate le linee produttive nello stabilimento Ferrarelle di Riardo. Uno sciopero dei dipendenti paralizza l’imbottigliamento dell’acqua con bollicine, fra le più famose al mondo. La partita vera sembra essere sui futuri rapporti di forza fra sindacato e  Ferrarelle. L’azienda chiede maggiore impegno per affrontare la crescente richiesta dei mercati; i lavoratori contestano, soprattutto, il metodo, impositivo, scelto dal colosso delle acque minerali: “siamo disponibili ma dovevano essere interpellati preventivamente per concordare ogni cosa”. Secca la replica di Ferrarelle: “Non c’è bisogno di alcun confronto perché abbiamo applicato solo quanto previsto dal contratto nazionale”. Il muro contro muro ha portato alla paralisi che, considerato il periodo particolarmente felice del mercato, potrebbe arrecare grave danno economico all’azienda facendo perdere3 a Ferrarelle importanti fette di mercato. I lavoratori, da ieri mattina, hanno incrociato le braccia e non intendo riprendere la produzione fin quando le loro richieste non saranno accolte. La controversia nasce dalla decisione di Ferrarelle che imbottiglia una delle acque più importanti d’Italia – guidata dall’imprenditore napoletano, Carlo Pontecorvo – di aumentare le ore lavoro settimanali da quaranta a quarantotto.  Una opzione prevista dal contratto nazionale che, a garanzia dei lavoratori, permetterà loro di recuperare le giornate lavorate in più durante l’estate, nel periodo invernale quando la produzione richiede minore impegno. In sostanza, Ferrarelle – per fronteggiare una maggiore richiesta di produzione dovuta alla maggiore vendita estiva del prodotto –  chiede ai dipendenti di lavorare quarantotto ore a settimana, pagando loro però quaranta ore. Nel periodo invernale, quando i mercati chiedono minor prodotto, tutte le ore di lavoro in più eseguite saranno recuperate dai lavoratori i quali riposeranno un giorno in più, ricevendo il pagamento per quaranta ore. “Ci sono state diverse scelte sbagliate – precisano i lavoratori che stanno presidiando i cancelli dello stabilimento riardese – da parte dell’azienda e, quindi, non possiamo essere sempre noi lavoratori a pagare”. Massiccia l’adesione allo sciopero che sfiora il 100%; in sostanza dal caporeparto a scendere tutti hanno aderito alla protesta. Qualche defezione c’è stata fra gli impiegati, specialmente ai livelli più alti.  Ferrarelle È stata fondata nel 1893 a Riardo, in provincia di Caserta. Nel 1925 viene acquisita dalla famiglia Violati. Nel 1987 passa sotto il controllo di Danone e IFIL. Nel 1991 IFIL vende le sue quote a Danone che acquisisce così Ferrarelle tramite una società veicolo Italaquae SpA. Nel gennaio del 2005, LGR Holding SpA acquista la società Italaquae dal Gruppo Danone, diventando così proprietaria delle acque minerali Ferrarelle, Santagata, Natia e Boario. Il 18 gennaio 2012 l’azienda imbottigliatrice ha annunciato l’acquisizione, sempre dal Gruppo Danone, anche della categoria acqua e bevande del marchio Vitasnella di cui era già licenziataria dal 2005. Presidente e Amministratore Delegato è Carlo Pontecorvo, fondatore della LGR Holding.

Guarda anche

ALIFE – Nascita del SER.D, la minoranza attacca: dimissioni della giunta municipale

ALIFE – Il gruppo consiliare “Patto per Alife” invita i cittadini alifani sabato, 4 maggio, …