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CELLOLE – Morto mentre era in vacanza, rientra la salma del maresciallo della Finanza Franco

CELLOLE (Matilde Crolla) – Saranno celebrati domani pomeriggio alle ore 16,30 presso la parrocchia ‘San Marco e San Vito’ di Cellole i funerali di Franco Lepore, il maresciallo della Guardia di Finanza in pensione morto ieri sera a Squillace in Calabria mentre era con la moglie alla gita degli anziani organizzata dal Comune di Cellole. La salma è rientrata da poco a Cellole, accompagnata dalla moglie, dai figli, dagli amici e dagli amministratori cellolesi sconvolti per l’accaduto. Oggi la comunità cellolese è in lutto e piange un altro concittadino rispettabilissimo e conosciuto da tutti per la sua affabilità e gentilezza. Tra l’altro, Franco era una persona nota a Cellole anche per una storia molto bella che lo riguarda e che ha segnato la sua vita. Franco Lepore era figlio di Maria Zambardi, una donna, originaria di Castelforte in provincia di Latina, che purtroppo non c’è più e che con la sua tenacia ed il suo coraggio riuscì a riscattare la sua terra nella zona del Pantano. E’ rimasta nella memoria storica di Cellole Maria e Franco era il figlio orgoglioso di una donna fuori dal comune. Franco lascia la moglie, Anna Iacobucci insegnante, e due figli Antonio e Maria. L’uomo era in pista a danzare con la moglie quando colto da un malore si è accasciato a terra. Hanno cercato di rianimarlo in tutti i modi, anche gli operatori del 118 allertati e prontamente intervenuti. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Franco Lepore se n’é andato lasciando l’amaro in bocca e la tristezza, soprattutto nel cuore di chi come i figli speravano di riabbracciarlo presto al suo ritorno a casa. La comitiva, infatti, doveva ripartire domenica da Squillace per rientrare a Cellole. Il sindaco, stanotte, raggiunto telefonicamente dalla notizia si è prontamente messo in auto ed ha raggiunto Squillace per stare al fianco della moglie Anna sconvolta e di tutta la comitiva sgomenta per l’accaduto. “Sono costernato. Franco era una persona giovane, faceva jogging, si svegliava presto al mattino. Conduceva una vita salutare e serena- afferma il sindaco, Angelo Barretta, raggiunto telefonicamente a Squillace-. Siamo sconvolti. E’ un peccato, non tanto per la gita, quanto per la giovane età di Franco. La ricordo con affetto, era una persona per bene. Questi sono momenti che non dovrebbero mai accadere. Ma nella sofferenza i familiari hanno colto che Franco è venuto meno in un momento di felicità, mentre ballava abbracciato alla moglie”, conclude Barretta. Domani il sindaco rientrerà a Cellole per partecipare alle esequie previste nel pomeriggio. Una corona di fiori sarà offerta al povero Franco dalla comitiva cellolese in vacanza con lui.

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