ROCCAMONFINA – Centro anziani, Montefusco firma lo “sfratto”. E se fosse solo vendetta politica?

ROCCAMONFINA (di Antonio Migliozzi) – “Revoca concessione in comodato d’uso di proprietà comunale ex edificio scolastico sito in località Cicioni di Roccamonfina adibito a Centro Socio Culturale Terza Età”. Questo è l’oggetto della Delibera di Giunta Comunale n. 29 del 21 aprile 2016, a firma del sindaco Carlo Montefusco, del vice sindaco Mario Di Pippo e degli assessori Roberto Zarli, Roberta Di Leva e dell’ormai ex assessore Angela Saravo (quest’ultima dimessasi dalla nomina di assessori da qualche giorno).
Le ragioni che hanno indotto gli amministratori del Comune di Roccamonfina di revocare il contratto di comodato d’uso dal suddetto Centro Sociale per Anziani presieduto dal giugno 2013 da Bartolomeo Petrillo, sono quanto segue: “Visto lo Statuto del suddetto Centro, ed in particolare il Titolo III – Organi del Centro – artt. 10 – 11 – 12 e 13, registrato presso l’Agenzia delle Entrate di Sessa Aurunca in data 03/09/2009 al n. 2008 mod. III (atti privati) – vol. 33; considerato che dalla nomina del Presidente pro tempore e dall’insediamento del Centro, presso la struttura comunale a tutt’oggi, non è stato mai nominato il Consiglio non rispettando gli artt. 10 – 11 – 12 e 13 del predetto Statuto; che venendo meno alle disposizioni riportate nei predetti articoli, senza l’Organo Direttivo, si presuppone che non sussistono più le condizioni di attività socio/culturale e di volontariato di cui all’art. 1 e delle finalità riportate nell’art. 5 dello stesso Statuto.
Il suddetto ex edificio scolastico sito in località Cicioni, attualmente ospita le classi della scuola elementare del centro di Roccamonfina in attesa che vengano completati i lavori di restauro dell’istituto centrale. Infatti, da qualche tempo il Centro Sociale Anziani è ospitato presso alcuni locali della casa natale di Nicola Amore.
Il Centro Sociale Anziani è stato anche uno degli argomenti di battaglia che ha tenuto testa nella scorsa campagna elettorale, mentre qualcuno lo avrebbe definito addirittura come il “fiore all’occhiello” del Comune di Roccamonfina. Adesso ci si attende che gli stessi muovano qualche critica come successe qualche anno per analoghe ragioni, mentre si attende di sapere se tale “sfratto” abbia avuto un preavviso con l’intento di far regolarizzare la situazione onde evitare questa spiacevole vicenda. Ma si sa, la legge è legge e dunque va rispettata.