PIETRAMELARA / RIARDO – Scuola e disabili, una bambina dimenticata per tre giorni a settimana non riceve la necessaria assistenza materiale. Una giovane mamma di Riardo, Floriana, da mesi conduce una battaglia per ottenere riconosciuti i diritti di assistenza a sua figlia. Da mesi tenta di convince, inutilmente, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Pietramelara – Maria Antonietta Polito – della necessità di ulteriori ore per garantire l’assistenza alla piccola disabile. In un primo momento, Floriana, aveva rivolto la sua attenzione verso l’Ambito Territoriale competente – comune capofila Piedimonte Matese – al quale più volte aveva chiesto di intervenire. E’ proprio il presidente dell’Ambito, Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese, a spiegare che “la carenza è tutta da imputare alla struttura scolastica”. Eppure Floriana più volte si è rivolta ai dirigenti; più volte ha parlato con il vice preside, il professore Salerno; più volte ha ricevuto solo promesse. Una caso emblematico che mostra – chiaramente – come, spesso, la burocrazia e, peggio ancora, l’indifferenza possono diventare pericolosissimi nemici. Garantire ad una bambina disabile il diritto alla studio, nelle condizioni migliori possibili, è, semplicemente, un fatto di civiltà. Costringere una giovane mamma a cambiare la propria bimba nascosta in un androne della scuola non è sicuramente civiltà.

Ecco la protesta di Floriana