SESSA AURUNCA – Generazione Aurunca offende, il sindaco Tommasino: “Sappiate leggere!”

SESSA AURUNCA (di Melina Vitale) – A volte la libertà di stampa sembra sfociare nel ridicolo: così Generazione Aurunca, nei giorni passati, sembra aver gettato fango sul primo cittadino sessano, Luigi Tommasino. Il sindaco risponde a questo, che a suo avviso sembra un attacco, con determinate parole: “Di solito non mi interessano le stupidaggini ma talvolta quando si supera il limite del buon senso e dell’educazione, bisogna rispondere. Ancora una volta, Generazione Aurunca, trova modo di offendere e denigrare il sottoscritto, inventando di sana pianta situazioni e cose di cui è completamente all’oscuro, non frequentando per nostra fortuna la vita della nostra amministrazione. In fondo non si chiede molto, solo di saper leggere o leggere correttamente. Oltre ad accaparrarsi meriti che non tiene, continua a mistificare la verità, cercando di inculcare in quei pochi che la leggono una realtà dei fatti completamente distorta e fuorviante. Chi ha a cuore il territorio è operatore attento e oggettivo, non alterando per fini personalistici la verità. Altro che gladiatori, purtroppo questo territorio esprime molti conigli e sciacalli, senza offesa per gli animali a quattro zampe e qualche “Commodo” circondato da pretoriani uniti da una sola parola: “interesse”. Se si ha voglia di cadidarsi basta farlo e misurare così realmente la considerazione della gente senza dover per forza dileggiare gratuitamente gli altri. Sicuro di non dover ricorrere alla giustizia ordinaria per interrompere questo stato di cose, auspico una più serena e obiettiva rivalutazione dei fatti”. Sembra proprio che nel territorio sessano funziona così: le pecore che seguono il pecoraro. Ma insomma, il cervello lo dovrebbero avere tutti quanti, e tutti quanti hanno un paio di occhi per saper vedere e valutare le situazioni. Ma come si dice, certe persone per attirare l’attenzione altrui e quindi mostrarsi dei “grandi”, hanno proprio bisogno di sottovalutare gli altri. E fortunatamente le persone rispetto agli animali vantano l’intelligenza. A buon intenditore, poche parole!