RIARDO – Blitz all’alba della Guardia di Finanza di Napoli. Da molte ore gli uomini delle fiamme gialle stanno rovistando nell’ufficio tecnico – guidato dal tecnico Pietro Russo – e in quello del primo cittadino, Nicola D’Ovidio. Il riserbo sulle ragioni che hanno spinto gli inquirenti a piombare nel piccolo comune dell’alto Casertano – famoso per la sua effervescenza – al momento è massimo. Non è ancora chiaro se l’indagine riguarda vicende maturate sotto l’attuale governo cittadino, oppure da addebitare alle precedenti gestioni della casa municipale. Inoltre, la presenza dei finanzieri arrivati da Napoli, potrebbe indicare l’Antimafia alle spalle dell’inchiesta in atto. Secondo alcune indiscrezioni la Direzione Investigativa Antimafia starebbe procedendo in diversi comuni dell’Alto Casertano; potrebbe essere la seconda fase dell’operazione “Medea” che ha portato a diversi arresti e decine di indagati, tra cui nel secondo filone, l’europarlamentare Fulvio Martusciello, Piero Cappello ex presidente Asi e il direttore generale dello stesso Ente, Giuseppe Ascierto. Gli investigatori stanno acquisendo documentazioni anche presso alcuni Comuni dell’Alto Casertano e proceduto a diverse perquisizioni.
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