SESSA AURUNCA – Regionali e provinciali, i due pesi di Sasso e la discriminazione delle Frazioni

SESSA AURUNCA (di Tommasina Casale) – Elezioni regionali e provinciali, Sasso, segretario cittadino del PD usa due pesi e due misure.
Il PD locale invita a votare alle regionali il candidato del territorio ma alle provinciali si è schierato con un candidato di Santa Maria Capua Vetere. Arriva il comunicato della segreteria cittadina del PD, guidato da Silvio Sasso, che invita i cittadini a votare il consigliere uscente Gennaro Oliviero: “il Pd, con garbo, sobrietà, rispetto di ogni idea ed orientamento chiede a tutti i cittadini aurunci di sostenere la sua lista esprimendo la preferenza per Gennaro Oliviero“.
Peccato che la regola territoriale non valeva lo scorso 12 maggio, allorquando alle elezioni provinciali i consiglieri comunali democratici di rifermento olivierano, si sono schierati con un candidato di Santa Maria Capua Vetere, Leone.  Eppure a Sessa Aurunca, oltre a Ciro Marcigliano uscito con zero voti, vi era candidato anche l’altro democratico Basilio Vernile che ha sfiorato l’elezione. Se è giusto oggi votare Oliviero perché è un candidato del territorio, perché non era altrettanto giusto votare ieri Vernile?
Sessa Aurunca, quindi, è stata costretta, per volontà proprio dei consiglieri di Gennaro Oliviero, a rinunciare ad un consigliere provinciale per premiare la città di Santa Maria Capua Vetere. Ad un certo punto del comunicato il pd di Sasso parla di invettive e gelosie della periferia, riferendosi probabilmente alle frazioni contrapponendo, dunque, Sessa città alle oltre trenta realtà territoriali. A questo punto sembra quasi una discriminazione nei confronti delle frazioni, alcune delle quali hanno sempre sostenuto Oliviero. Gli iscritti e simpatizzanti del partito democratico che hanno un orientamento diverso da Sasso, chiedono alla segreteria provinciale ed a quella regionale di intervenire in modo da ristabilire l’equilibrio sui vari candidati dell’intera lista. Iscritti che, hanno dovuto prendere atto, di non essere più rappresentati dalla segreteria cittadina appiattita su un solo candidato.