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Antonio Mirra

CASERTA – Presidenza della Provincia, Mirra: no grazie. E la situazione nel PD diventa rovente

Caserta. Mirra rifiuta la candidatura alla presidenza della provincia e il Pd si spacca, oggi dalle 14 alle 21 si vota la direzione provinciale.
È saltato ormai definitivamente il progetto di unire tutte le anime del partito e comporre una direzione unica che affrontasse questa fase pre-elettorale.
A far saltare tutto sono state le aree  dell’eurodeputato Nicola Caputo e del consigliere regionale uscente Gennaro Oliviero.
I due hanno cercato di dirottare Mirra alla presidenza della provincia  di Caserta per tirarlo fuori dalla corsa alle regionali.
Un’aspirazione, quella di Mirra, che qualche giorno fa non faceva alcuna paura, dato che non aveva una corrente a supportare la sua candidatura a palazzo di Santa Lucia.
La corrente però Mirra, in queste ore, l’ha trovata ed è quella dei renziani della prima ora che fanno capo a Carlo Marino.
Questo ha fatto saltare i nervi sia a Caputo che a Oliviero, dato che, vi è un candidato in più in lista e qualcuno deve fare passo o dirigersi verso lista del presidente.
Caputo rischia che Ronzi, forse addirittura domani mattina nella sua visita a Pompei, possa tirar fuori dalla corsa il suo candidato, Dionigi Magliulo per il rinvio a giudizio per voto di scambio. Molte voci, infatti, parlano di un Renzi che tra poche ore da Pompei lancerà un monito: “in Campania le liste dovranno essere trasparenti”. E se vi è un candidato in più la questione si fa seria.
Ma anche Oliviero non dorme sonni tranquilli se non viene eliminato Mirra dalla corsa. E’ vero che lui ha la promessa della candidatura direttamente dal vice segretario nazionale Guerini, ma è pur vero che è l’ultimo arrivato in casa Pd e la sua corrente è quella di Picierno che in questi ultimi mesi non gode più della stessa simpatia di un tempo nelle stanze romane.
Se a tutto questo si aggiunge il fatto che Caputo non riesce a ragionale con serenità quando non tutto va come aveva previsto, la frittata è fatta.
Una cosa appare chiara all’interno del pd provinciale, a pochi sta a cuore il partito mentre e a molti gli interessi personalistici.

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