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CASERTA – Regionali, parla Gimmi Cangiano (FDI)

CASERTA – (di Winkler) – In prossimità delle elezioni regionali iniziamo una serie di interviste ai candidati delle varie liste. Oggi è la volta di Gimmi Cangiano, candidato nella lista di Fratelli d’Itlia.
Sono molti anni che lei milita a Destra, quali sono i valori a cui si sente legato?
Ho sempre ritenuto di fondamentale importanza difendere l’idea di identità nazionale, di famiglia e di religione. Viviamo in una nazione che stiamo consegnando agli immigrati, spendiamo le nostre esigue risorse per offrire loro accoglienza, sacrificando addirittura il nostro credo religioso per non offenderli. Ho sempre sostenuto che quando si è ospiti in un paese bisogna rispettare le regole e soprattutto la cultura di quel paese altrimenti si è liberi di andare altrove. Integrazione sì ma a tutto c’è un limite.
Discorso simile per quanto concerne la famiglia. Mi è propria l’idea di famiglia tradizionale ma non sono contrario alle coppie omosessuali: credo infatti che una coppia debba essere formata da due persone che si amano. Non mi troverà mai d’accordo invece la possibilità di concedere alle coppie omosessuali il diritto di adozione: ritengo infatti che un figlio debba avere inderogabilmente un padre ed una madre.
Ho sempre pensato che questi siano i valori portanti di ogni società civile che si rispetti, ma se a qualcuno piace definirli di destra allora sì: sono un uomo di destra.
Lei è stato assessore della provincia di Caserta come ricorda quell’esperienza?
Non è retorica ma ricordo con estremo piacere gli anni passati in Provincia. È stata per me una esperienza utilissima, mi ha aiutato a conoscere il territorio casertano , le aree di eccellenza come quelle più critiche. L’assessorato al lavoro che mi fu affidato mi ha dato l’opportunità di toccare con mano le difficoltà che i nostri imprenditori e lavoratori affrontano quotidianamente. Ed è proprio partendo dalle competenze acquisite, dagli errori commessi e dalle criticità riscontrate che ho maturato la convinzione di questa candidatura alla regione, nel segno di una continuità con il lavoro svolto nel corso di quegli anni.
Ritiene possibile un cambiamento generazionale nella politica campana?
Sono caratterialmente una persona franca e diretta. Non solo lo ritengo possibile: lo ritengo indispensabile. Al di là del fatto che milito in un partito rappresentato da una giovanissima e brillante presidente, che nulla ha da invidiare ai politici di lungo corso, credo che la vecchia classe politica campana ci ha lasciato in eredità una regione collassata, che soltanto il coraggio di scelte spesso impopolari del presidente Caldoro ha quanto meno rimesso in piedi.
Ci aspettano sfide che non possono trovarci impreparati. Soltanto una nuova classe dirigente, giovane non solo anagraficamente ma soprattutto nei contenuti, potrà riportare la nostra regione ai livelli che merita. Ma l’ultima parola è sempre dell’elettorato.
Le tre ragioni principali che l’hanno indotta a scendere in campo per il rinnovo del Consiglio regionale?
È difficile per me individuare tre singole ragioni alla base della mia candidatura. Le posso dire che scendo in campo perché sento il dovere morale di fare in modo che la generazione che rappresento consegni ai propri figli una terra in condizioni migliori rispetto a come l’abbiamo trovata noi. Amo la mia regione ed ancor di più la mia provincia e vorrei poter rappresentare in tutte le sedi opportune gli interessi e le peculiarità del mio territorio. Ho due bambini piccoli ed un domani dovrò almeno poter dire loro “io ci ho provato!”
Su quali temi incentrerà la sua compagna elettorale?
La mia priorità sarà il territorio in tutti i suoi aspetti, dalla sua difesa alla sua valorizzazione. Mi impegnerò perché si attuino controlli ferrei al flusso di migranti che le scellerate politiche del governo centrale voglionodestinare alla nostra provincia; cercherò di creare reti di servizi per riqualificare e valorizzare le nostre bellezze artistiche e naturalistiche per invogliare i turisti a soggiornare a Caserta per più giorni ed evitare un turismo che sia solo mordi e fuggi; mi impegnerò affinché le nostre eccellenze enogastronomiche siano conosciute ed apprezzate ovunque, i nostri prodotti hanno subìto troppi attacchi mediatici ingiusti ed estremamente penalizzanti. Infine, sarò particolarmente attento alle politiche occupazionali, seguirò personalmente le politiche di formazione che possano permettere l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro cercando di accompagnarli e seguirli nell’avvio di nuove attività. Viviamo in un periodo di forte crisi e spesso il lavoro bisogna inventarselo per cui massimo sostegno da parte mia ai giovani che scelgono di proporsi con idee innovative.
Qual è il suo giudizio sull’operato della giunta Caldoro?
La giunta Caldoro ha ereditato una situazione estremamente critica e non poche sono state le difficoltà affrontate per riportare alla normalità l’intero sistema regionale. Stanno lavorando in maniera efficace e dare loro la possibilità di poter continuare a lavorare per un altro mandato non può essere che la scelta migliore per le sorti della nostra regione.
A che punto è la composizione della lista?
La lista è completa e molto competitiva. È stata frutto di un lavoro lungo e certosino ma alla fine siamo estremamente soddisfatti; tutte candidature di un certo spessore pienamente rappresentative del nostro territorio.

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