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ALIFE / SANT’ANGELO D’ALIFE / BAIA E LATINA – Violenza sessuale, quando l’ignoranza e l’arroganza sono unti dal Signore. Le accuse sui cinque indagati restano in piedi. Nessuna assoluzione.

ALIFE / SANT’ANGELO D’ALIFE / BAIA E LATINA – Violenza sessuale, quando l’ignoranza e l’arroganza sembrano “doni” di Dio. A volte, certe cose, mettono bene in evidenza i limiti di chi si avventura nell’esercizio della comunicazione, o di chi vuole piegare la comunicazione a “uso e consumo” dei propri interessi di bottega. Sacra ma sempre bottega.
Sembra quasi, leggendo certi “divini pensieri” che il sesso a pagamento è cosa normale. Sembra quasi normale riunirsi in un appartamento e “usare” una donna (anche ammesso fosse prostituta) a turno, in rapida sequenza, per pochi soldi. Già questo basta per perdere l’onorabilità. Prima di parlare di “onorabilità” bisogna riflettere su queste semplici cose. E dovrebe farlo maggiormente chi si crede “unto dal signore”.
Soprattutto, certi episodi, chiariscono che l’arroganza e l’ignoranza sono un mix micidiale. E non basta avere “l’aureola” per essere depositari della verità. Così, a qualche giornale in odore di santità, capita di scrivere aberrazioni giuridiche nel tentativo di ripristinare “l’onorabilità” di cinque persone accusate di violenza sessuale a danno di una donna di Napoli.
Nel fare questo, i depositari della verità con l’aureola, scrivono addirittura che i cinque sono stati scarcerati perché il fatto non sussiste!
Una formula che può essere solo scritta in una sentenza di un giudice dopo un regolare processo. Cosa che non è avvenuta affatto. Quello che è accaduto, invece, ieri, dopo l’udienza di convalida, è semplicemente la scarcerazione dei cinque indagati che restano tali, in attesa di ulteriori indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita. Indagini che potrebbero anche portare al processo a carico del gruppo di “onorabili” giovani del Matese. Sarà proprio l’iter dell’eventuale processo, quindi a stabilire le responsabilità. Per questo c’è  una grossa differenza fra scarcerazione e assoluzione.
Ma, approfondendo il lavoro “divino” di certi giornali, ci sono altri dettagli che colpiscono come, ad esempio, la pubblicazione del dispositivo di scarcerazione in favore dei cinque “onorabili” giovani del Matese, con la minuziosa descrizione dei rapporti sessuali, il racconto della vittima e addirittura, la sequenza con la quale la donna è stata “usata”. Una cosa, divina, non c’è dubbio.
Tutte cose “degne” di un giornale al servizio della Chiesa!
Quasi come se riunirsi in un appartamento per poter “usare” una donna (anche ammesso fosse prostituta) a turno, in rapida sequenza, per pochi soldi possa essere cosa “buona e giusta”. Prima di parlare di onorabilità bisogna riflettere su queste semplici cose. Prima di scrivere bisognerebbe studiare un minino di procedura penale.

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un commento

  1. sara un assonanza ma la procedura PENale è stata ripetuta molto spesso nel articolo sarà un caso ?

    In una nazione dove esiste un bordello di leggi applicate senza una regola univoca è un pase in cui regna l’ ANARCHIA quindi non divendiamo subito tutti colpevolisti o non colpevolisti ….. si giancarlo una cosa è certo le testate locali scrivono un sacco di bagianate ma purtroppo è su queste cose che si regge il mondo