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Giovanni Malinconico

SANTA MARIA CAPUA VETERE / AILANO – Bancarotta fraudolenta “Cem In Cos”: Malinconico assolto, condannato Di Marzo

SANTA MARIA CAPUA VETERE / AILANO – Fallimento dell’impresa di calcestruzzo “Cem In Cos Malinconico”: l’imprenditore Giovanni Malinconico, amministratore per lungo tempo dell’azienda, è stato assolto. Condannato, invece, Antonio Di Marzo – di Santa Maria Capua Vetere – amministratore dell’impresa subito dopo l’uscita di Malinconico dalla direzione. Nel procedimento era coinvolta anche una terza persona, deceduta e quindi estromessa dal processo. L’accusa era di bancarotta fraudolenta perché, secondo i magistrati, gli imputati, in concorso fra loro, allo scopo di recare a sé o ad altri un ingiusto profitto, tenevano le scritture contabili obbligatorie della società in modo tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio
fallimentare e del movimento degli affari, e distraevano beni facenti parte del patrimonio  sociale. In particolare prestando in favore della società Giovanni Malinconico s.p.a, tre
fideiussioni per un importo superiore a 1 milione di euro; effettuando operazioni tali da determinare, sottrazioni di attivo, costituendo uno stato passivo di circa 1.700.000 euro. Costituivano uno stato passivo pari ad euro 1.740,520 a fronte di un attivo fallimentare nominale pari ad euro 405,745,00 (dei quali euro 277.854,85 costituiti da crediti nei confrónti di società riconducibili al Gruppo Malinconico e privi di documentazione di supporto) e di un attivo rinvenuto di fatto inesistente.  Con l’aggravante di avere cagionatoci creditori un danno di notevole entità e di avere commesso più fatti tra quelli previsti dall’art- 216 L.F. Con la recidiva per Malinconico Giovanni e Di Marzo Antonio In Napoli, sentenza dichiarativa di fallimento dei 2 marzo 2011.  Queste, in sostanza, le accuse della Procura contro i due imputati che hanno affrontato oggi il processo con rito abbreviato. Il giudice ha condannato Di Marzio ad oltre un anno di carcere, mentre ha dichiarato non colpevole. L’imprenditore di Ailano era difeso dagli avvocati Ernesto De Angelis e Giuseppe Stellato

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un commento

  1. Congratulazioni a Giovanni. Sono felice per lui e spero che questo sia solo l’inizio di una sua completa riabilitazione, perchè al di là dell’imprenditore Giovanni è una persona buona e generosa.