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Maria Ammirati

Alvignano / Caiazzo – Donna morta dopo aborto, nuova indagine sui medici coinvolti

Alvignano / Caiazzo – Donna morta dopo un aborto, nuova indagine sui medici coinvolti nella vicenda. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato nuove indagini nei confronti di altri medici ed infermieri degli ospedali di Caserta e Marcianise che erano stati raggiunti dagli avvisi di garanzia subito dopo la morte della ragazza. Il fascicolo, affidato al Pubblico Ministero Dongiacomo, è stato riaperto dopo che la famiglia di Maria Ammirati si era opposta alla richiesta di archiviazione per 22 persone avanzata dalla Procura. Subito dopo il decesso della gestante, infatti, furono iscritti nel registro degli indagati anche medici dell’ ospedale del capoluogo Pasquale Parisi di Caserta, Vittoria Colucci di Napoli, Maria Grazia Di Domenico di Caiazzo, Maria Maddalena Tomato di Alvignano, Angela Gogliettino di Caserta, Patrizia Di Dona di Capua, insieme con Maria Golino di Capodrise, Luigi Vitale di San Marco Evangelista, Anna Calcara di Marcianise, Maria Rosaria Zampella di Carinaro, Maria Bucciero di Capodrise, Sergio Izzo di Montesarchio, Carme De Falco di Roccarainola, Andrea Fusci di Caserta,Silvio buonincontro di Acerra, Gaetano Romano di Ottaviano, Sergio Sguegglia di Napoli, Marco Antonio Del Canto di Frignano, Andrea Imparato di Caserta, Angelina Merola di Curti, Armando Natale di Parete e Vittorio Oriani di Napoli. Fra i 21 indagati per la morte della 36enne, anche il ginecologo di Montesarchio, Sergio Izzo.
Intanto, pochi giorni fa l’udienza che vede imputati due medici di Caserta e Napoli, Anna Tamburro e Nicola Pagano,per la morte di Maria Ammirati, la ragazza di 36 anni di Marcianise deceduta a seguito di un aborto dopo due ricoveri, all’ospedale di Marcianise prima ed a quello di Caserta poi. Maria Ammirati Sarebbe morta, stando all’impianto accusatorio, a seguito di un infezione causata dalla amniocentasi effettuata dal suo ginecologo di fiducia Pagano che, successivamente, sarebbe stata scambiata per una colica renale  dalla Dott.ssa Tamburro dell’ ospedale di Caserta che la dimise. Nel corso dell’ udienza, è stato ascoltato il consulente del pubblico ministero Carappoli, il medico Giuseppe De Francesco. Nel corso dell’ udienza è emerso come il dottore Pagano, una settimana dopo aver effettuato l’amniocentasi (il 14 giugno 2012) prescrisse alla ragazza degli esami del sangue che la stessa non ha mai svolto. Un elemento che è stato al centro della discussione tra il consulente ed i legali difensori e che ha portato ad evidenziare che, nel caso l’ infezione fosse stata causata dall’ amniocentasi, quando Pagano ha prescritto gli esami del sangue, Maria Ammirati si sarebbe potuta salvare con una semplice cura antibiotica. La situazione clinica è poi peggiorata il 25 giugno quando la 36enne si recò in ospedale a Marcianise, per poi andare a Caserta dove fu visitata e spedita a casa dalla Tamburro che le diagnosticò una colica renale, prima di fare ritorno nella struttura sanitaria il giorno dopo per poi morire durante il ricovero. Il processo è stato successivamente aggiornato al 17 marzo quando saranno ascoltati i consulenti della parte civile.

 

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un commento

  1. Nessuno paga nel campo della sanità. Ma le procure della repubblica, cosa fanno?