ROCCAMONFINA – Caso Tari, fra meno di un mese ci sarà la prima udienza del processo a carico dell’ex sindaco del comune famoso, in tutto il mondo, per le sue castagne. Le difese degli imputati si preparano per poter dimostrare l’innocenza dei propri assistiti. Si parte dal principio che l’ex fascia tricolore non avrebbe mai attuato azioni tese ad ottenere vantaggi personali. In ogni caso l’ordine di custodia cautelare appare sproporzionato rispetto ai fatti contestati. Sarà giudizio immediato per l’ex sindaco Letiza Tari. Prima udienza fissata per il prossimo 16 marzo; con lei compariranno davanti al giudice altri sei imputati nell’inchiesta sull’appaltopoli a Roccamonfina. Lo ha deciso il gip Isabella Iaselli, su richiesta dei pm Luigi Landolfi, Giovanni Conzo e Anna Maria Lucchetta. Oltre a Letizia Tari, sono stati rinviati a giudizio Elpidio Baldassarre, Alessandra Ferrante, Angelo e Roberto Grillo, Pasquale Valente e Assunta Mincione. I difensori potranno, nell’udienza del 16 marzo, avvalersi della possibilità di chiedere il giudizio abbreviato. Ciò consentirebbe ai legali di portare delle argomentazioni in difesa degli imputati. Viceversa gli stessi rischiano di essere giudicati sulla base delle prove raccolte dalla Procura.
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