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Il primo cittadino Bartolomeo Cantelmo, alle sue spalle il vice Stanislao Supino

VAIRANO PATENORA – Lottizzazione Limatelle e depuratori “fantasma”, l’Asl finisce sotto accusa. Il caso intanto spacca la minoranza

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VAIRANO PATENORA – Lottizzazione Limatelle e depuratori “fantasma”, l’Asl finisce sotto accusa per quella che sembra essere stata una “leggerezza” nell’applicazione delle norme. Tutto scritto nella relazione di Aurora Brancia, iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi, esperta in Medicina Aziendale. L’intervento dell’esperto nasce su incarico ricevuto dall’avvocato Raffaele Moreno, in merito alla problematica sulla gestione di acque reflue, come emergente dagli atti riferiti all’esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere. Un esposto riguardante, tra l’altro, alcune attività commerciali nell’ambito di un Piano di Lottizzazione denominato “Limatelle” .  Secondo Brancia, nella vicenda, ci sarebbero evidente incongruenza nelle affermazioni della ASL CE/1 che sfiorerebbero anche la violazione dei doveri di ufficio.
Secondo Brancia, infatti, non si può affermare che non sussista pericolo per la pubblica incolumità derivante dallo sversamento di reflui in luogo ad oggi e dagli atti ancora ignoto (sul suolo o in corpo idrico superficiale) in assenza della preventiva autorizzazione sul cui parere si sarebbe dovuto esprimere proprio il Dipartimento di Prevenzione che invece sussume l’assenza di tale pericolo senza motivazione alcuna a supporto delle proprie dichiarazioni. La sostanziale carenza istruttoria nel procedimento di che trattasi si concretizza principalmente nella mancata verifica di sussistenza di reato penale di natura ambientale nello sversamento di scarichi di acque reflue in corpi idrici superficiali o sul suolo quanto – in alternativa – nella non tracciabilità dei rifiuti speciali rappresentati da acque reflue trattate come rifiuti speciali prodotti da dette attività.  Il complessivo comportamento del Dipartimento di prevenzione della ASL CE/1 ed in particolare della UOPC di Teano fisicamente operante negli accertamenti suddetti configurerebbe a carico degli stessi concorso ex art. 110 C.P. nella violazione della normativa in materia di scarichi di acque reflue da parte del proprietario lottizzante e materialmente posta in essere dai titolari degli esercizi commerciali ed artigianali come in premessa descritti e siti in Vairano Patenora nell’ambito della lottizzazione Limatelle, alla via Patenara. La vicenda diventa curiosa anche per l’aspetto politico. Infatti mentre il primo cittadino, Bartolomeo Cantelmo – titolare della lottizzazione è  in evidente conflitto di interesse, a spaccarsi – nell’affrontare la questione – non è il gruppo di maggioranza ma quello di minoranza. Infatti l’interrogazione sulla questione è stata sottoscritta solo da Raffaele Del Vecchio e Raffaele Lanfredi. Mancano quindi le firme di Lino e Martone Giampiero.

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un commento

  1. effettivamente una domanda sorge spontanea perché dei consiglieri di opposizione che dovrebbero essere i garanti della legalità istituzionale aspettano che dei cittadini facciano delle denunce e non sono essi stessi a vigilare? Addirittura perché anche dopo denunce segnalazioni ecc. Non agiscono chiedendo chiarimenti ai dirigenti degli uffici e verificando anche con la richiesta di invio degli atti alle autorità competenti ? Possibile che i cittadini danno mandato a dei consiglieri per farsi tutelare e questi o dormono o fanno finta di dormire?