NAPOLI – Forniture ospedaliere e “soliti” imbrogli nella sanità: sei arresti. Ci sono anche professori e professionisti

NAPOLI –  In data odierna, Ufficiali di P.G. dei Carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S., in esecuzione di un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, ha proceduto all’arresto di sei persone, sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per i delitti di associazione per delinquere e turbativa d’asta. Le indagini, delegate ai carabinieri per la Tutela della Salute NAS di Napoli e coordinate dalla Procura di Napoli – Sezione reati contro la Pubblica Amministrazione, hanno consentito di documentare un fenomeno estremamente esteso, caratterizzato da intese collusive e sottostanti accordi spartitori del mercato delle forniture ospedaliere, conclusi tra una rete di imprese farmaceutiche (campane e non), finalizzate ad alterare sistematicamente l’esito di gare pubbliche, in modo da annullare il confronto concorrenziale tra più’ imprese interessate all’aggiudicazione di forniture di farmaci a base di albumina umana destinate a strutture pubbliche. In definitiva, gli accertamenti svolti hanno consentito di verificare che alcuni soggetti legati alla società Biotest Italia Srl ed alcuni componenti del gruppo imprenditoriale facente capo a Petrone Massimo (legale rappresentante di società operanti nel settore della distribuzione dei farmaci e prodotti farmaceutici, costituenti la holding Petrone Group.Srl, nonché titolare della “Farmacia Massimo Petrone” e comproprietario della “Fin Posillipo S.P.A.” di Napoli, società a sua volta proprietaria della “Eupharmed S.R.L.” di Napoli) hanno stretto un vero e proprio patto di fedeltà, avente di mira il controllo illegale delle forniture di prodotti farmaceutici in Campania ed in altre regioni.  In particolare, attraverso complesse investigazioni, è stata appurata l’esistenza di una struttura organizzativa delinquenziale: mentre i dipendenti della società B/otesf forniscono il prodotto al gruppo riferibile a Petrone Massimo, quest’ultimo, forte della fitta rete di conoscenze che gli deriva dalla posizione assunta in Campania, si impegna ed ha l’incarico di intrattenere i rapporti relazionali con i direttori delle pubbliche amministrazioni e con coloro che sono preposti alle gare. Petrone Massimo è in particolare la persona che spesso interviene e che risulta aggiudicatario delle gare, partecipandovi anche senza essere in possesso dei requisiti di legge. L’obiettivo è conseguito agendo verso i commissari straordinari ASL; verso i vertici della “So.Re.Sa. Spa” (Società Regionale per la Sanità della Campania, centrale unica di acquisto, titolare in via esclusiva delle funzioni di acquisto e fornitura di servizi dei beni e attrezzature sanitarie e dei servizi non sanitari delle AA.SS.LL. e delle Aziende Ospedaliere); verso le singole strutture ospedaliere, allorquando si riescono ad instaurare collusioni e legami di favore con i relativi rappresentanti e si riesce ad ottenere l’indizione di gare, in difetto dei presupposti di partecipazione, ottenendo l’ammissione ad esse di soggetti anche non legittimati. Un contributo decisivo alle indagini è stato offerto dalle operazioni di intercettazione effettuate dai carabinieri del NAS, riscontrate mediante mirate attività di perquisizione e sequestro e di acquisizione di atti e documenti, nonché specifici servizi di osservazione e pedinamento, che hanno permesso di accertare l’esistenza di un vero e proprio sistema in cui sono costanti la pratica dei vantaggi illeciti da parte di imprenditori animati dal comune scopo di restringere ingiustificatamente la platea dei possibili concorrenti e favorire, quindi, le imprese “amiche”.

Tra le gare al centro delle investigazioni vi sono le seguenti:

1. la procedura aperta ad evidenza pubblica per l’affidamento della “fornitura di albumina umana, Immunoglobulina e medicinali”, per la durata di mesi 18 (in favore delle AA.SSXL. e delle Aziende Ospedaliere della Regione Campania) per un importo complessivo pari ad oltre 16.500.000 €, aggiudicata alla società EuPharmed Srl;
2. la procedura di Affidamento mediante cottimo fiduciario ai sensi dell’art.125- del decreto legislativo 163/2006 preceduto da gara informale per la “fornitura di albumina umana al 20% 50 mi.”, indetta dall’Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi-Cotugno-CTO, aggiudicata in favore della società Octapharma Italy Spa per l’importo complessivo di oltre 180.000,00 €;
3. la procedura negoziale per [‘affidamento flaconi albumina umana (per n. 2000 flaconi 50 mi di Albumina Umana ài 20% e di n. 200 flaconi 100 mi di Albumina Umana al 20%), indetta dalla ASL NA 3 SUD di Castellammare di Stabia, aggiudicata in favore della ditta Farmacia Massimo Petrone per l’importo complessivo di euro 60.984,00, successivamente lievitato ad oltre 235.000 €;
4. la procedura negoziale per la fornitura annua di n. 12.000 flaconi di albumina 50 mi 20%, indetta dalla A.O.U. S.U.N., aggiudicata in favore della ditta Farmacia Massimo Petrone, per P importo complessivo di oltre 300.000 €.

Le persone arrestate:

1) Tagliabile Giuliano classe 1960, amministratore unico della.società “Biotest Italia Srl”;

2) Carelli Renato classe 1959, direttore vendite della società Biotest Italia Srl;

3) Petrone Massimo classe 1970, legale rappresentante di società, operanti nel settore della distribuzione dei farmaci e prodotti farmaceutici, costituenti la holding Petrone Group Srl, nonché in qualità di titolare della “Farmacia Massimo Petrone” e comproprietario della “Fin Posillipo SPA” di Napoli, società a sua volta proprietaria della “Eupharmed S.R.L.” di Napoli;

4) Roncetti Lucia classe 1958, direttore operativo centralizzazione acquisti della “So.Re.Sa. Spa”;

5) Rammairone Giuliana classe 1967, responsabile dell’Ufficio contratti ed appalti dell’A.O.U. Seconda Università’ degli Studi di Napoli (S.U.N.);

6) Corcione Pasquale classe 1953, Direttore Amministrativo dell’A.O.U. Seconda Università’ degli Studi di Napoli (S.U.N.)