PIETRAMELARA – Telelavoro in municipio, funziona perfettamente: lo certifica lo stesso beneficiario. Se lo dice lui!

PIETRAMELARA – L’esperimento del telelavoro, nel municipio di Pietramelara, funziona perfettamente, tutto va a gonfie vele. La “certificazione” arriva direttamente dal dipendente che ha chiesto ed ottenuto la concessione dell’esperimento che permette al responsabile dell’area economia finaziaria di lavorare da casa. Una esigenza nata da problemi personali che pesano sullo stesso dirigente. Per carità, nulla da eccepire sulle reali esigenze di usufruire del telelavoro. Quello che stupisce è che sia lo stesso beneficiario a valutare i risultati dell’esperimento di cui lui stesso è parte.
Un vecchio detto napoletano recita: “Acquaiuò, l’acqua è fresca? … manco ‘a neve!”. Chi si aspetta in risposta una verità spassionata deve porre la domanda a qualcuno che non  sia direttamente coinvolto nella questione. Altrimenti, se ne va del suo buon nome o del lavoro che svolge, chi risponde lo fa in difesa dei suoi interessi. Per un parere accettabile si consiglia di rivolgersi a un terzo che giudichi con occhio imparziale e quindi attendibile, in modo da non ritrovarsi in un botta e risposta del tipo acquaiuò, l’acqua è fresca?… Manco …’a neve! Chiedendo all’acquaiolo se la sua acqua è fresca non ci si può aspettare una risposta meno che affermativa, qui rappresenta dall’esagerazione “neanche la neve è così“.
Sarà capitato proprio questo al leader de “La Svolta”, Andrea De Ponte, il gruppo di opposizione all’amministrazione guidata da Luigi Leonardo. Infatti De Ponte ha interrogato il sindaco per sapere i risultati dell’esperimento del telelavoro. Leonardo ha delegato alla risposta lo stesso dirigente – Smaldone – interessato alla vicenda che scrive: “…. l’esito del progetto del telelavoro ha conseguilo econsegue eccellenti risultati conseguiti dall’amministrazione e debitamente riscontrati dagli organi di controllo a mezzo le certificazioni trasmesse”. La firma in calce è dello stesso beneficiario (l’acquaiulo, appunto).