CANCELLO ED ARNONE – Alberi tagliati in piazza, scatta l’indagine del Corpo Forestale

CANCELLO ED ARNONE (di Ettore Fieramosca) –  Per posizionare uno stand, durante la festa della mozzarella, non hanno esitato a tagliare un albero sul sagrato di una chiesa. Alcuni cittadini, indignati, hanno presentato dettagliata denuncia al corpo forestale dello stato, chiedendo la punizione dei colpevoli. Nei giorni scorsi gli agenti del Corpo Forestale dello Stato avrebbero effettuato il sopralluogo verificando quanto esposto in denuncia.Per i responsabili dell’azione potrebbe scattare, presto, la sanzione prevista. Fondamentale, ai fini delle indagini, anche le dichiarazioni di alcuni cittadini che avrebbero confermato la presenza di un albero, abbattuto per fgar posto ad uno stand per la sagra della mozzarella. Pare, secondo alcune voci, che le persone coinvolte nei fatti avrebbero ammesso il taglio del leccio.

LA DENUNCIA:

“Premetto che nelle date 8, 9 e 10 agosto 2014 l’amministrazione comunale di Cancello ed Arnone insieme alla Pro-Loco ha organizzato la 37^A edizione della Festa della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Come ogni anno in via Mazzini sono arrivati tanti commercianti che hanno allestito sul suolo pubblico i loro banchi di vendita montati alla costante vigilanza della Polizia Municipale.  In particolare nella mattinata del giorno 8 agosto 2014, io personalmente insieme ad alcuni miei compaesani, ho notato con somma sorpresa ed avvilimento che in via Mazzini proprio davanti al sagrato della Chiesa Madre, denominata Maria Santissima delle Grazie, mancava la pianta di leccio che lì esisteva da tanti anni e che la stessa era stata abbattuta di sicuro nella nottata precedente per fare spazio ad uno stand per la vendita della mozzarella che già dalle prime ore del mattino si trovava allestita davanti ai nostri occhi increduli.

Preciso altresì che il quadrato di marciapiede nel quale era allocata la pianta era stato riempito di cemento e quindi allo stato attuale non è neanche possibile vedere i resti della ceppaia radicata nel terreno, specifico che lo stand in questione occupava uno spazio di circa 10 metri quadrati.  Di sicuro il misfatto è stato organizzato nella notte del 08.08.2014 perché fino al pomeriggio del giorno precedente la pianta era ancora al suo posto ed io sono sicuro di questa circostanza perché tutti i giorni frequento il centro urbano del mio paese.

Questa pianta aveva un bel portamento, aveva una bella chioma rigogliosa ed aveva le foglie anche in inverno, il fusto aveva un diametro di circa 20 centimetri e mia memoria è stata piantata circa 20 anni fa, la sua ubicazione davanti alla Chiesa Madre era molto funzionale perché garantiva ombra e frescura soprattutto alle persone anziane che andavano a messa.  Voi potete individuare la pianta in questione e vedere quanto era grande il suo fusto semplicemente consultando il servizio gratuito di Google Maps e Street View.

La presente non vuole essere solo un atto di denuncia per questo singolo episodio che vi ho narrato (anche perché negli anni precedenti di episodi simili ne sono accaduti diversi) ma un invito a chi di dovere affinché ciò non accada più perché a mio modesto parere è immorale e ingiustificabile che un’amministrazione comunale in maniera tanto arrogante ed in nome di una festa che dura solo qualche giorno, preferisca buttare all’aria anni di buona manutenzione del proprio arredo urbano per fare posto ad un banco di vendita, che per le tre serate ha pagato di sicuro la sua quota per l’occupazione del suolo pubblico, sacrificando una pianta sana e bella.

Ritenuto che nei fatti suesposti siano ravvisabili gli estremi dei reati di DANNEGGIAMENTO E FURTO DI BENE IMMOBILE ESPOSTO ALLA PUBBLICA FEDE (artt. 625 e 635 comma 2 c.p.), perseguibili d’ufficio, viene denunciato quanto sopra per i provvedimenti che la competente Autorità Giudiziaria riterrà di adottare.

Ora saranno le indagini del corpo forestale dello stato a chiarire eventuali responsabilità in merito ai fatti esposti del denunciante.