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TEANO – Sanità, per l’Asl l’Alto Casertano è un peso morto

TEANO – Sanità: ospedale di Caserta, off limits  per i cittadini dell’Alto  Casertano. L’altra sera verso le ore 22 circa, Il sig. I.R. di Teano in seguito a un blocco urinario, viene accompagnato dai suoi familiari presso il vicino PSAUT di Teano, il medico di servizio diagnostica una ostruzione meccanica delle vie urinarie non risolvibile in sede, attiva pertanto immediatamente la centrale operativa del 118 di Caserta nel tentativo di collocare il paziente nella struttura più idonea ad accoglierlo. L’operatore della centrale operativa dispone di trasferire il paziente presso l’ospedale di Piedimonte Matese dove è attivo il reparto di urologia.  Il quadro clinico  prescriveva al medico  di trasferire il paziente all’ospedale civile di Caserta il più idoneo in quel momento ad affrontare quella situazione  di urgenza. Il medico Psaut dopo aver visitato il paziente, ritenendo che vi fosse la necessità assoluta di un consulto urologico, richiede alla centrale operativa di valutare la possibilità di trasferire il paziente  presso l’azienda ospedaliera di Caserta, ritenuta dallo stesso medico la più idonea ad affrontare quella situazione, anche perché presso l’ospedale di Piedimonte Matese non vi erano posti liberi  e nemmeno un urologo in servizio attivo. Alle osservazioni del medico la centrale operativa prende tempo per definire meglio dove inviare il paziente. Dopo circa 20 minuti di inutile attesa, visto l’aggravarsi del quadro clinico il medico di Teano richiama la centrale operativa  facendo presente  inoltre  anche le osservazioni  dei familiari e cioè che le strade verso  Piedimonte Matese erano ghiacciatissime  in seguito alle recenti nevicate. La centrale  non sente ragioni e impone alla struttura di Teano di trasferire il paziente a Piedimonte Matese. I familiari anche se contrariati, non possono fare altro che seguire  l’ambulanza. Una volta giunti  presso il pronto soccorso di Piedimionte  Matese  i sanitari confermano il quadro  già visto a Teano: “l’ostruzione meccanica delle vie urinarie”  al momento quella tipologia di urgenza  non era risolvibile nella struttura di Piedimonte Matese, in quanto non era presente in servizio attivo un urologo  e vi era l’assoluta impossibilità di ricoverare il paziente in urologia per mancanza di posti letto. Il medico di Turno chiama nuovamente la centrale operativa per far proseguire l’ambulanza su Caserta, l’autorizzazione è  negata. Il paziente viene sistemato in un altro reparto in attesa che si liberasse unposto in urologia.  I familiari a quel punto prendono atto  dell’impotenza dei sanitari  di quella che stava per trasformarsi in una vera e propria emergenza, pertanto non riuscendo più a trattenersi, esplodono la  rabbia accumulata contro  un servizio  pubblico  inefficiente  e insensibile alle esigenze di chi soffre. “Chi sta male è abbandonato a se stesso, non viene assistito adeguatamente, viene  sbattuto  da un posto all’altro. Questo non è giusto! La dignità delle persone sofferenti  è completamente ignorata da fantasmagoriche centrali operative che di operativo non hanno alcunché”  Questo l’amaro sfogo  della moglie del malcapitato di turno, una dolcissima signora  nata e vissuta in svizzera. che non riesce a spiegarsi come possono verificarsi queste  situazioni grottesche che non prendono minimamente in considerazione la sofferenza delle persone. “Che ospedali sono questi?

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un commento

  1. clara palladino.

    che vergogna, che mala sanità mandare un malato da un ospedale all altro, chi non capisce, chi non ne sa niente,chi se ne frega. e noi ne paghiamo le conseguenze. VERGOGNATEVI.