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CASTEL VOLTURNO – E’ una trans e vuole fare il consigliere comunale: divampa la polemica. Dimitri: siamo sereni

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CASTEL VOLTURNO — È stata la prima trans ad essere ammessa ai campionati europei di taekwondo femminile, portando a casa due ottimi piazzamenti: una medaglia d’oro nella gara potenza e un bronzo in quella di forme. Correva l’anno 2011 e per Laura Matrone si avverò un sogno. Oggi per lei potrebbe dipanarsi un futuro di successo nel campo politico. Infatti, Dimitri Russo, il candidato sindaco di centrosinistra a Castel Volturno ha deciso di portarla con sé alle amministrative del 25 maggio. Un nuovo impegno, una nuova sfida, dunque, per lei che ha dovuto faticare tanto nella vita, soprattutto per poter essere chiamata, finalmente, Laura. Lei, 42 anni, ha un marito ed un lavoro, è stata per dieci anni operatrice sociale e oggi si occupa di televisione e teatro. «Laura ha una bella testa — esordisce Russo — è impegnatissima nel sociale e poi me ne hanno sempre parlato benissimo, mi hanno detto che è persona di spessore, acculturata. Poi l’ho conosciuta ed è c’è stata una forte empatia». Nelle parole del candidato sindaco, anche lui 42enne, si percepisce ancora tanto entusiasmo per aver conosciuto Laura Matrone. Tuttavia, per lei non ha pensato ad un assessorato: «Ho formato la giunta da circa un mese e la renderò pubblica appena dopo la presentazione delle liste. Ho conosciuto Laura solo una settimana fa, ma sono certo che potrà essere una consigliera speciale — spiega Russo — avrà delle deleghe specifiche, sarà a contatto con i docenti delle scuole del territorio per evitare l’emarginazione e tutte le difficoltà connesse all’omosessualità nell’adolescenza». È un contesto difficile quello di Castel Volturno e la candidatura di una persona proveniente dalla categoria Lgbt potrebbe essere «un’arma a doppio taglio». «Qualcuno non approverà — prosegue Russo — qualcuno penserà invece che si tratti di una candidatura di facciata, ma non mi interessa, la mia scelta è stata fatta col cuore». Questa sensibilità, infatti, l’ha percepita anche Laura che ha ammesso, come racconta Russo, di essersi trovata di fronte a qualcuno che le ha parlato col cuore e non ha minimamente pensato a lei come ad «un fenomeno per raccogliere voti».  «È un emozione grande per me — afferma Laura — spero che il mio modo di essere e tutto quello che ho costruito finora possa essere d’aiuto agli altri. Voglio poter contribuire a togliere i paraocchi a chi non conosce il nostro mondo». L’atleta impegnata nel sociale conferma di voler entrare nelle scuole per dare le informazioni giuste sulla transessualità e eliminare la prostituzione dalle strade: «Molto spesso i ragazzi Lgbt non portano a compimento il loro percorso di studi perché vengono emarginati dai compagni — spiega — la scuola e la politica hanno il dovere di impegnarsi di più per i diritti di queste categorie». Laura si dice pronta per questa nuova sfida, desiderosa di dimostrare il suo valore tecnico, la sua forza da ‘‘combattente”, le sue emozioni da atleta. «Combattiamo per i nostri diritti e vogliamo un presente diverso dal passato: lo è stato per me, deve esserlo anche per chi non ha ancora avuto le mie stesse opportunità» conclude Laura.

La precisazione di Dimitri:  “Non mi preoccupa il ricorso di Diana che è palesemente infondato, bensì come sia possibile che un candidato sindaco, ragioniere, che ogni giorno e per due anni ha annunciato che la sua squadra è composta da tanti illustri professionisti, non sia stato capace, non dico di capire il senso di una legge, che in Italia sono sempre poco chiare, e fare due conticini con la calcolatrice – chiederei davvero troppo – ma nemmeno di contare in una lista il numero di donne. Anziché parlare di quote rosa e del sesso della signora Matrone, che poco interessa ai cittadini, sarebbe auspicabile che il candidato Sindaco parlasse finalmente di programma, di cosa vuole fare del territorio, di quali garanzie di stabilità offre un suo eventuale governo visto i numerosissimi ricatti e compromessi a cui ha dovuto piegarsi nel formare le liste, ricatti tristemente imposti da personaggi che non vivono in questo paese e a cui poco interessano le sorti dei cittadini di Castel Volturno”.

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