TEANO – Rave Party “sventato” dai carabinieri. Dodici giovani denunciati: sono di Roma, Eboli, Lecce, L’Aquila e Messina

TEANO  –  Volevano organizzare l’ennesimo Rave Party all’interno dei capannoni dell’ex azienda Irrigazione Italia. Un gruppo di giovani erano arrivati a Teano per organizzare la manifestazione. Non avevano fatto i conti però con i carabinieri della locale stazione che sono intervenuti tempestivamente bloccando i piani degli otto ragazzi che stavano prendendo “possesso” della struttura ubicata lungo la strada provinciale che collega Teano con la statale Appia.  La denuncia per violazione di domicilio e occupazione di terreno è scattata contro sette giovani di Roma, uno di Eboli, uno di Messina, uno de L’Aquila e due di Lecce.
La denuncia è stata formalizzata dall’amministratore fallimentare dell’azienda sidicina. Quello sventanto dai carabinieri sarebbe stato l’ennesimo Rave Party in quei capannoni.  Rave party (o, più semplicemente, rave) è il termine utilizzato alla fine degli anni ottanta per descrivere le prime feste illegali con musica elettronica (acid house, techno, jungle, drum & bass), caratterizzate dal ritmo incalzante di musica dance e giochi di luce. Oggi il termine è usato per indicare tutte le feste in cui non vengono richieste autorizzazioni e assolti gli obblighi quali pagamento diritti d’autore, rispetto di normative igienico-sanitarie nella somministrazione di cibo e bevande. I primi rave trovano vita nelle fabbriche abbandonate delle metropoli statunitensi, e più precisamente nelle fabbriche di Detroit, per poi espandersi in Gran Bretagna e nel resto dell’Europa. Con la momentanea invasione di un’area industriale ormai in disuso si vuole stigmatizzare la condizione sociale di migliaia di operai disoccupati e celebrare la liberazione dell’uomo dalla catena del lavoro; per un’intera notte quel luogo riprenderà vita