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CASERTA – Acqua all’amianto: sindaci impotenti, cittadini indifferenti

CASERTA – L’acqua pubblica di ventuno comuni è costretta in condotte realizzare con cemento amianto. Tutto certificato dalla mappe dell’Ambito Territoriale Ottimale (Ato2). Una buona parte dei 113 chilometri totali di vecchie e pericolose condotte si snodano lungo i monti del Matese, i pendii del vulcano di Roccamonfina e del Montemaggiore. I sindaci appaiono impotenti e rassegnati davanti al problema. La mancanza di fondi è l’unico vero ostacolo alla soluzione del problema. Soldi che non ha il Consorzio idrico e nemmeno i municipi. Così, la salute delle persone sembra passare in secondo piano. “Conosciamo il problema – precisa Letizia Tari, sindaco di Roccamonfina – ma non possiamo intervenire perché le tubazioni adduttrici sono di competenza del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro con il quale abbiamo già una serie di contenziosi. L’ente consortile – insiste Tari – è senza soldi tanto che in alcune occasioni è toccato al nostro ente pagare loro conti Enel per evitare l’interruzione del servizio. Stiamo studiando un metodo – conclude Tari – per gestire in proprio il nostro acquedotto”. Chi sembra invece aver risolto il problema è il comune di Tora e Piccilli, famoso nel modo per le impronte umane impresse sulla lava, dove l’amministrazione – guidata da Angelo De Simone – da tempo ha disattivato la linea all’amianto. Il sindaco di Baia e Latina – Michele Santoro – punta l’indice contro Asl e Arpac: “tre anni fa – precisa Santoro – ho chiesto all’Arpac e all’Asl chiarimenti in merito alle condotte in cemento amianto. Abbiamo ricevuto rassicurazioni, hanno evidenziato che quelle condotte non sono pericolose. Invece, conclude Santoro, sono ben noti i pericoli che esse possono generare. Il primo cittadino di Caianello, Marino Feroce, ha già un progetto approvato per eliminare le condotte pericolose, resta solo l’incertezza dell’erogazione del finanziamento da parte della regione. Conca della Campania, Tora e Piccilli, Marzano Appio, Galluccio, Roccamonfina, Caianello, Alife, Capriati a Volturno, Fontegreca, Gallo Matese, Dragoni, Baia e Latina, Bellona, Grazzanise, Carinola, Casapulla, Portico di Caserta, Casagiove, Macerata Campania e Villaricca. Questi i comuni, secondo le mappe fornite dall’Ato2, interessati dalla presenza di condotte in cemento-amianto. Giancarlo Izzo

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