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FONTEGRECA – Consigliere visiona atti pubblici, il sindaco si “offende” e la denuncia. La campagna elettorale è già iniziata, purtroppo

FONTEGRECA – Il sindaco Antonio Montoro denuncia il consigliere comunale di opposizione, Elisabetta Cambio. E’ rarissimo che un sindaco denuncia un consigliere, ma a volte succede, spesso dove l’attaccamento alla poltrona è più forte di ogni altra cosa e dove il “potente” di turno si sente minacciato dal nuovo che avanza. Insomma, la campagna elettorale s’avvicina e la lotta inizia già senza esclusione di colpi.  L’accusa di Montoro a Cambio è di aver visionato e fotocopiato atti pubblici senza il “regolare permesso”. Un “regolare permesso” che, chiaramente, avrebbe dovuto rilasciare lui. Cambio, invece, avrebbe solo attuato ciò che la Cassazione, con diverse sentenza, ha già reso ben chiaro a tutti: il consigliere comunale ha il diritto di visionare gli atti ad horas, senza attendere “gentili concessioni”. Invece, a Fontegreca – paese che probabilmente qualcuno pensa possa essere repubblica autonoma (vedi anche qualche interdittiva antimafia ignorata) – sembra essere prassi, prima di far visionare atti pubblici ad un consigliere comunale, chiedere il permesso al primo cittadino. Forse è questa l’idea di amministrazione trasparente? E’ forse questa l’idea di gestire un  palazzo che dovrebbe essere per tutti i cittadini di vetro? Di certo Antonio Montoro che da una ventina di anni guida il paese – riuscendo anche a piazzare per cinque anni la fascia tricolore sulle spalle della moglie, “aggirando” la legge che vieta il terzo mandato consecutivo – non la pensa così e quindi ha ritenuto “l’affronto” di Cambio  insopportabile e quindi ha presentato celermente denuncia ai carabinieri della competente stazione di Capriati a Volturno. Sulla vicenda sono stati già ascoltati alcuni testimoni (sempre impiegati comunali) come persone informati sui fatti. Tutto in tempi record. Quando si dice essere “efficienti”. Peccato che per richiedere invece l’intervento dell’Arpac e delle autorità competenti sull’inquinamento del fiume Sava  (che avevano visto tutti, anche turisti arrivati da Napoli, tranne che il sindaco, i vigili urbani e qualche altro amministratore) sono stati necessari più di trenta giorni e un “piccante” sollecito della stessa Cambio. Sicuramente, nella vicenda avrà pesato anche l’imminente campagna elettorale che porterà al rinnovo del consiglio comunale. Sarà la prima volta che Montoro si troverà a combattere contro un avversario, Cambio, che potrebbe rappresentare un ostacolo difficile da rimuovere e che potrebbe raccogliere il malcontento di una popolazione stanca di sopportare troppi “privilegi”.

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