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PIETRAMELARA – Tassa sui rifiuti e “alternanza” Tares – Tarsu: i rischi dei consiglieri comunali

PIETRAMELARA – Tassa sui rifiuti,  e “alternanza” Tares – Tarsu, i rischi per l’intero consiglio comunale sono diversi e non di scarso conto. Per prima cosa – essendo materia di bilancio – non esisotno i tempi tecnici (almeno dieci giorni) per operare secondo il regolamento. Un limite che potrebbe essere superato dalla presenza di tutti i consiglieri che all’unanimità, in consiglio comunale, assumeranno la decisione. Quindi tutti i consiglieri dovrebbero assumere una decisione che potrebbe violare il regolamento.  Per mantenere la Tares e accogliere le proposte di mantenere le agevolazioni della Tarsu bisognerebbe modificare il regolamento Tarsu e allo stesso tempo fare una variazione di bilancio o approvare il bilancio con queste previsioni. Le due cose non sono compatibili per un problema tempo. La modifica di regolamento impone la concessione di almeno 10 giorni ai consiglieri per gli emendamenti e la variazione di bilancio può farsi al massimo entro il 30 novembre (art 172 d 267/2000). Si capisce che non ci sono i tempi per fare questa strana operazione. La cosa non è neanche possibile perché non entra tra le ipotesi di variazione.  Siccome queste sembrano essere cose abbastanza note, arriva un dubbio: come mai l’amministrazione comunale si è mossa con tanto ritardo?  Sulla vicenda c’è da registrare l’accordo che sarebbe stato raggiunto al tavolo tecnico – fra maggioranza e opposizione – di restare con la Tares. Accolte, però, tutte le richieste avanzate dal consigliere di opposizione, Andrea De Ponte. Ritorneranno, quindi, fra le altre cose, le agevolazioni per gli aventi diritto e sarà rivisto anche il piano finanziario con conseguente riduzione delle tariffe.

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3 commenti

  1. Queste manfrine tra maggioranza e minoranza, senza rispettare le regole, sono molto pericolose. Nel consiglio per fortuna ci sono ottimi professionisti laureati che lavorano al Tribunale e di queste cose ne capiscono quindi non parteciperanno a queste illegalità per mettere le pezze ai buchi che hanno fatto . Purtroppo buchi enormi non si coprono neanche con i lenzuoli e per coprire si rischia di fare danni ancora peggiori anche alle persone e alle famiglie

  2. Chi sarebbe questo professionista laureato che lavora al tribunale e che siede in consiglio?

  3. Il consigliere De Cesare e in grado di capire bene che questa “alternanza” Tares – Tarsu, comporta seri rischi per l’intero consiglio comunale e non di scarso conto anche per la diversa natura dei due tributi. Mica stanno facendo inserti di uva fragola con uva bianca?! Certamente non esisotno i tempi tecnici (almeno dieci giorni) per operare secondo il regolamento ma è sbagliato pensare che Il limite potrebbe essere superato dalla presenza di tutti i consiglieri che all’unanimità, in consiglio comunale, assumeranno la decisione. I dieci giorni sono infatti stabiliti non solo per i consiglieri ma anche per le associazioni e altri cittadini e non si possono mandare all’aria come niente fosse. Quindi tutti i consiglieri non possono assumere la decisione contro i termine del regolamento. Anche se fossero Accolte tutte le richieste avanzate dal consigliere De Ponte e sarà rivisto anche il piano finanziario con conseguente riduzione delle tariffe la delibera non si potrà approvare e lo Stato pretenderà la quota che gli spetta e denuncerà la vicenda alle Autorità.