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RIARDO – FERRARELLE FA SOLDI DA NOI E SPONSORIZZA LO SPORT A CANTU’. CENNAME A CERBONE: SI OFFENDE UNA TERRA. PESANTISSIMO SCHIAFFO DEL SINDACO DI CAMIGLIANO AI “PADRONI” DELL’ACQUA RIARDESE. E D’OVIDIO NON VEDE E NON SENTE

RIARDO – I “padroni” delle acque minerali riardesi hanno deciso di sponsorizzare Cantù, nel profondo nord. Appare uno schiaffo evidente ad una terra, quella casertana, già mortificata e da sempre sfruttata.  Una terra alla quale nessuno appare veramente riconoscente. Durissima e pungente la lettera di Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano al quale non è andata proprio giù la vicenda. La protesta, chiaramente, avrebbe dovuto farla il sindaco di Riardo, Nicola D’Ovidio, ma quello è ancora troppo “giovane” (politicamente) per affrontare certi discorsi. Lui, per ora, si limita ad incontrare – proprio insieme a Carlo Pontecorvo – il ministro De Girolamo, a Roma. Per il resto deve pensarci Vincenzo Cenname da Camigliano che prende carta e penna e scrive una lettera a Giuseppe Cerbone, amministratore delegato di Ferrarelle spa, al quale – Cenname – ricorda delle cose semplici che sembrano esere alla base del “buon fare”.

Il documento di  Cenname:

Gentile dottore (Giuseppe Cerbone, A.D. Ferrarelle Sp6a)
chiedo scusa per il tempo che Le rubo con questa mia atipica missiva ma la notizia che il gruppo  Ferrarelle sarebbe il nuovo sponsor della società sportiva Basket Cantù non riesce a frenare l’istinto di  trasmettere il mio pensiero in qualità di rappresentante di una piccola Istituzione della Provincia di Caserta. Nulla quaestio circa le scelte pubblicitarie dell’azienda, vorrei, però, che non dimenticasse un particolare: la Ferrarelle si impossessa quotidianamente della risorsa naturale più preziosa di questa Provincia, prosciugando tra l’altro le nostre falde acquifere.  Il bene che commercializzate non dovete ne progettarlo e ne produrlo, lo estraete direttamente dalla  Nostra Terra.  Investire nella Cultura, nel Sociale, nello Sport della Nostra Provincia dovrebbe essere un obbligo, almeno morale, a cui la Ferrarelle dovrebbe assolvere, ma la Vostra assenza fino ad oggi non è stato affatto un  dramma per noi.  Vedere invece che le nostre risorse vengono investite per incentivare lo Sport altrove offende la nostra intelligenza, il nostro orgoglio, la Nostra Terra.  Non mi si venga a dire che a sponsorizzare la società sportiva basket Cantù sarà Vitasnella, in quanto quest’ultima ha un fatturato rispetto alla Ferrarelle come il ciabattino di Camigliano rispetto alla Hogan.  Certo e che se poi questo assunto fosse vero, l’indomani, non mi rimarrebbe che suggerire all’amico ciabattino di diventare il nuovo patron della Fiorentina. Con la stima che Le è dovuta”.

Un lezione autentica, quella di Cenname alla proprietà e alla dirigenza di Ferrarelle spa, che hanno mostrato, come evidenzia il sindaco di Camigliano, che non hanno riconoscenza verso la Terra dalla quale traggono profitti.

Ecco la notiza pubblicata alcuni giorni fa da

Che provenga dal ramo alimentare è pressoché certo. Che poi sia quello delle acque minerali lo è altrettanto. Che sia la Ferrarelle è quasi sicuro. Che quindi si opti per Vitasnella o Boario è solo l’ultimo passaggio della trattativa. Ma, intanto, dovremmo essere alla svolta definitiva per lo sponsor di Cantù. E se vincere aiuta a vincere, stavolta potrebbe anche servire a trovare una sponsorizzazione. Come è il caso di Ferrarelle. Il presidente Anna Cremascoli e il vice Luca Orthmann, da settimane, stanno lavorando sotto traccia, senza far trapelare nulla nemmeno ai più stretti collaboratori. La chiusura dell’accordo è troppo importante, meglio dunque il silenzio che correre il rischio di fare saltare tutto. Cosa manca all’accordo? In pratica solo la firma. I più ottimisti l’avevano prevista per la fine della scorsa settimana, i realisti se l’attendono al più tardi entro giovedì.

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4 commenti

  1. non si può non esser d’accordo con Cennamo, la Ferrarelle non ha mai finanziato un progetto culturale o sportivo, non ha mai aiutato il territorio, se non esclusivamente per un suo tornaconto. Tutto quest’enfasi intorno ad una masseria ristrutturata e quattro olive piantate stanno facendo un casino che non finisce mai come grandi tutori di un territorio sano da proteggere. Per forza se non proteggi il territorio intorno a te non proteggi la proprietà aziendale. Quindi questi difensori della natura provenienti da Napoli si stanno solo vedendo i cazzi propri. Riguardo al Sindaco D’Ovidio, solo a Riardo poteva fare il sindaco, è proprio di bassa lega

  2. oramai questo è il modo di dialogare dei politici moderni, ma anche di buona parte dei giornalisti. Non si poteva fare una semplice e legittima domanda, del tipo ” Cara Ferrarelle, ma come mia sponsorizzi una squadra del nord e non una del Sud ? ” ed aspettare quindi la risposta, per poi magari commentarla e criticarla. No, si deve scrivere che i ” Padroni ” si ” Impossessano ” delle risorse pubbliche, che i ” Padroni ” ” Prosciugano ” le falde acquifere, cosi da assetare una intera popolazione. Oggi non esiste più il dialogo, c’è solo odio, pregiudizio e finto ( e stolto ) campanilismo. E tutto questo è solo vergognoso. Bravo Cenname, vedrai che farai tanta strada in Politica

  3. PER MARCO: Se fare strada in politica significa uniformarsi al marciume attualmente in giro, allora Cenname, sicuramente, non farà carriera

  4. La farà, la farà la carriera..vedrete. Come tutti gli Uomini e le Donne del PD che sanno stare alla larga dal marciume che c’è in giro..solo loro profumano di pulito… mentre tutti gli altri puzzano. La verità è che oggi non si riesce più a dialogare senza offendere il prossimo, e basta accendere la tv ogni sera per averne conferma. E questo è il vero marciume dal quale bisognerebbe provare a non uniformarsi, in politica e nei mezzi di informazione. Grazie per lo spazio che mi avete concesso