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CASERTA – Lavori pubblici mai eseguiti, sequestrate due aziende. Cinque persone denunciate, danno per 400mila euro

CASERTA – All’esito di una complessa ed articolata attività investigativa, coordinata da questa Procura della Repubblica – Sez. reati economici e finanziari e delegata al Nucleo Provinciale della Polizia Tributaria di Casetta, in data 30 settembre 2013 è stata data esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso, su richiesta di questa Procura, dal GIP del Tribunale di S.Maria Capua Vetere nei confronti di due società (EDIL ECO SUD srl E GREEN MPRESIT srl con sede in Caserta ) nonché di cinque amministratori delle citate società, per fatti illeciti  commessi in danno del Consorzio Unico di Bacino della provincia di Napoli e Caserta.
Le ipotesi di reato contestato sono quelle previste: dagli art. 640 co 2A c.p. (truffa ai danni di un ente pubblico), art 479 c.p. (falso ideologico in atto pubblico) e 323 c.p. (abuso d’ufficio) per fatti commessi nel periodo 2009/2010. Gli illeciti accertati sono emersi nel contesto della più ampia indagine – diretta da questa stessa Procura e delegata al Nucleo P.T. della Guardia di Finanza di Caserta –  che ha ad oggetto l’accertamento di eventuali illeciti commessi nella gestione del Consorzio Unico di Bacino (e dei disciolti Consorzi confluiti nel CUB). Infatti, di recente è stata data esecuzione, nell’ambito della medesima indagine, ad un altro
provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di una società finanziaria di Napoli nonché di quattro soggetti beneficiari di un finanziamento ottenuto mediante  false attestazioni.
I delitti contestati ed assunti a presupposto del sequestro, hanno ad oggetto le condotte di soci e rappresentanti legali di talune società private e di un alto funzionario del C.U.B. delle province di Napoli e Caserta. In particolare, i privati avrebbero ottenuto l’affidamento “diretto”, ed in maniera illecita, dei servizi di diserbo e decespugliamento presso i Comuni di S. Felice a Cancello, Capodrise, Maddaloni, Castel Campagnano e Castel Morrone. Infatti, secondo l’impostazione accusatoria condivida dal GIP, si sarebbe falsamente assunto quale presupposto per l’esecuzione di lavori una inesistente “situazione di emergenza”, così eludendo il necessario ricorso alla procedura di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi a soggetti privati da parte di un ente pubblico. Tale condotta aveva il fine di favorire società già appositamente prescelte. Inoltre, dalle risultanze investigative, è emerso che il pubblico dipendente avrebbe predisposto falsa documentazione con la quale attestava l’effettuazione dei lavori suddetti, in realtà mai eseguiti. Il danno patrimoniale cagionato al Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta ammonta a circa euro 400.000.  Sono state, inoltre, notificate dieci informazioni di garanzia, in ordine ai reati di falso, abuso d’ufficio e truffa ai danni di un ente pubblico, nei confronti di
altrettanti soggetti coinvolti, a vario titolo, nel “meccanismo” illecito.

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