PaeseNews quotidiano di Terra di Lavoro online Le notizie alto casertano cronaca politica attualità cultura sport economia
Piedimonte Matese – La Procura, in sostanza la pubblica accusa, ha chiesto ai giudici di Appello di respingere il ricorso presentato dagli avvocati delle parti civili e quindi di assolvere il professionista coinvolto in una vicenda di presunti abusi sessuali su due bambine del paese. La richiesta è stata avanzata ieri durante l’udienza fissata per analizzare nuovamente il caso dopo la decisione dei giudici della Cassazione che aveva accolto il ricorso presentato dalle parti civili. Nelle prossime ore potrebbe arrivare la sentenza che potrebbe chiudere definitivamente il caso e il lungo processo.
Francesco Rossetti, professionista di Piedimonte Matese, accusato di aver abusato sessualmente di due bambine, venne assolto con la formula dubitativa per la mancanza di certezza sui fatti a lui contestati. Venne cancellata, quindi, la precedente condanna, quella di primo grado, a circa 10 di reclusione. Accolte, quindi, le richieste dei difensori di Rossetti che avevano puntato tutto sulla scarsa attendibilità testimoniale delle due vittime e l’attendibilità di altri testimoni. Pesante sull’intera vicenda l’ombra gettata dalla consulenza di un perito nominato dallo stesso giudice che, in sostanza, aveva definito le vittime poco attendibili, una con la tendenza a mentire, l’altra non in grado di testimoniare. Contro quell’assoluzione i difensori delle parti offese fecero ricorso in Cassazione ottenendo dai giudici romani il rinvio degli atti al Tribunale di Appello. Ieri l’udienza. Attesa per la sentenza.
In tanti dalla sua parte:
Durante questi lunghi mesi di processo gran parte dell’opinione pubblica piedimontese -almeno quella attiva sui social – si è schierata apertamente e fortemente in favore dell’imputato. In tanti hanno espresso vicinanza all’uomo e incredulità per le accuse mosse contro di lui. “Non è possibile, conosco Francesco da quando siamo nati, non farebbe male ad una mosca”.
