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Gioia Sannitica – Ci sono preti, a volte, che abbandonano la cura delle anime per dedicarsi alla finanza e alla politica. Capita così che un prete del piccolo centro nel cuore del Matese è intervenuto su questioni amministrative generando una lunga polemica e schierandosi apertamente contro una parte.
Con un manifesto, natalizio, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Gaetano, ha comunicato alla cittadinanza sull’importo delle istanze per aderire al dissesto finanziario. Finora in municipio sono giunte richieste per oltre tre milioni di euro. Debiti in gran parte sanciti con lo squilibrio finanziario che caratterizzava l’Ente, emerso già con l’approvazione del Rendiconto 2019 e ufficializzato con il dissesto finanziario dichiarato nell’aprile del 2023. Insomma, l’eredita lasciata dall’amministrazione Raccio è stata drammatica per l’attuale gestione municipale. Il manifesto prodotto dall’amministrazione ha scatenato la polemica sollevata in particolar modo dal prete don Antonio Raccio che ha puntato l’indice contro l’amministrazione comunale per l’assenza di adeguata comunicazione: “Chiedo scusa ma a fine mandato informate noi cittadini……mah….a mio avviso dovevate informare i cittadini sin dal primo giorno….purtroppo noi subiremo e continueremo a pagare i tributi sperando che almeno siano erogati i servizi… buona propaganda”.
E’ il vice sindaco Michele Massaro a replicare al parroco affermando: “ … vorrei sottolineare che fin dall’inizio ci siamo adoperati con determinazione per evitare il collasso finanziario del Comune. Abbiamo intrapreso azioni mirate al riequilibrio economico, come potrete constatare dalla lettura accurata dei documenti ufficiali. Purtroppo, nonostante i nostri sforzi, la Corte dei Conti ha stabilito che la dichiarazione di dissesto era inevitabile a causa del debito accumulato, un fardello così oneroso che neanche in un arco temporale di trent’anni avremmo potuto ripristinare la situazione. Siamo consapevoli che la notizia del dissesto possa destare preoccupazione e suscitare critiche. Tuttavia, è importante comprendere che la decisione è stata presa nel rispetto delle normative vigenti e nell’interesse a lungo termine della nostra comunità. Ciò non significa che ci siamo arresi, ma che dobbiamo affrontare la realtà con responsabilità e cercare soluzioni sostenibili per garantire il futuro del nostro Comune. …”.
