Ultim'ora

Piedimonte Matese –  Giulia D’Angerio: Icona di passione e impegno per la montagna, sport, ambiente e cultura

Piedimonte Matese (nota stampa GoTouring Matese) Giulia D’Angerio è stata una figura poliedrica e appassionata di Piedimonte Matese, dedicando la sua vita a molteplici cause. Condividendo con il marito Carlo Pastore una profonda passione per la montagna, hanno contribuito alla promozione del territorio attraverso la creazione di sentieri e stazioni alpestri. La storia di Giulia D’Angerio è un affascinante racconto di una donna poliedrica, impegnata in diversi settori e animata da una profonda passione per la montagna, la cultura, l’ambiente e l’impegno civile.
Giulia D’Angerio è stata una figura di spicco a Piedimonte Matese, un comune italiano in provincia di Caserta, situato nelle vicinanze della catena montuosa del Matese. La sua vita è stata segnata da un amore profondo per la montagna, condiviso con il marito Carlo Pastore. Insieme, hanno contribuito alla promozione del territorio attraverso la creazione di sentieri, stazioni alpestri e persino una pista di sci di fondo.  Uno degli aspetti più significativi della vita di Giulia è stato il suo impegno nella formazione e preparazione atletica dei giovani. Ogni anno, dedicava tempo ed energie per formare una squadra di ragazzi delle scuole medie di San Gregorio Matese e di Castello, portandoli a gareggiare nelle competizioni dei Giochi della Gioventù. L’avventura iniziava con la selezione dei giovani talenti, con Giulia che cercava ragazzi motivati e desiderosi di mettersi alla prova in competizioni sportive.
La sua visione andava oltre la semplice competizione; voleva instillare nei ragazzi valori come il fair play, la dedizione e la determinazione. Una volta selezionata la squadra, iniziava un periodo intenso di preparazione atletica. Giulia non solo si concentrava sugli aspetti tecnici dello sport, ma voleva anche trasmettere agli adolescenti l’importanza dell’impegno, della disciplina e del lavoro di squadra.
Le competizioni iniziali a livello regionale rappresentavano un trampolino di lancio per i giovani atleti, seguiti con orgoglio da Giulia. Quando la squadra otteneva il pass per le competizioni nazionali, l’entusiasmo e la determinazione crescevano. Giulia non si limitava a essere un allenatore; era un mentore e una figura guida per questi giovani. La sua presenza durante gli allenamenti, le gare e al di fuori del campo sportivo faceva sì che i ragazzi si sentissero sostenuti e ispirati.
Il suo impegno civile si estendeva anche a questioni ambientali. Giulia si oppose all’installazione di impianti eolici e sostenne attivamente iniziative per la raccolta differenziata dei rifiuti. Contribuì anche alla toponomastica di Piedimonte, cercando di preservare la storia del territorio attraverso la scelta dei nomi delle strade.
Nel campo politico, Giulia fu attiva con i Verdi, promuovendo l’idea che ecologia ed economia potessero coesistere, specialmente attraverso la filiera corta alimentare. Combatté per ottenere il Parco Nazionale del Matese, dimostrando un forte impegno nella difesa dell’ambiente locale. La vita culturale di Giulia fu arricchita dalla promozione di eventi nel Palazzo Ducale di Piedimonte, dimostrando la sua volontà di preservare la storia e la cultura locale attraverso giornate di studi e concerti. Giulia manifestò anche un amore particolare per gli animali, creando un rifugio per promuovere la sterilizzazione dei cani randagi.
La storia di Giulia D’Angerio è un testamento della sua poliedricità, dedizione e passione per la preservazione della cultura, della natura e dell’ambiente locale. La sua eredità continua a vivere attraverso il ricordo di coloro che sono stati fortunati ad essere influenzati dal suo impegno e dalla sua ispirazione.

Guarda anche

Capua – Museo Provinciale Campano, inaugurata la mostra bipersonale “Genesi” (il video)

Capua – E’ stata inaugurata la scorsa domenica, 21 aprile 2024, nella splendida cornice del …