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Mondragone – Uccise una sua anziana amica per 27mila euro, arrestato giovane ingegnere

Mondragone – Aiutava l’anziana amica nelle cose di tutti i giorni, era sempre disponibile, in breve tempo carpì la fiducia della signora e per lui, un giovane ingegnere all’epoca dei fatti 26enne, fu facile raggirarla. Fece sottoscrivere alla donna, con l’inganno, una serie di finanziamenti presso alcuni istituti di credito. Quando la vittima scoprì l’inganno, allora il 26enne la uccise. Queste le accuse a carico di Mario Cristiano, oggi 31 anni, ingegnere civile ambientale (così come scrive lui stesso sul proprio profilo facebook), commerciante online di autoveicoli.
L’arresto:
Ieri – 28 settembre 2023 –  i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone hanno chiuso il cerchio intorno all’uomo accusato dell’omicidio, avvenuto nel 2018, di un’anziana donna. Si trattò, secondo l’accusa, di un delitto efferato attuato con lucidità e premeditazione al solo scopo di impedire alla vittima di rivendicare la somma di 27mila euro che l’assassino le aveva sottratto con l’inganno. L’odierno provvedimento riflette gli esiti di un’articolata attività investigativa sviluppata a seguito dell’omicidio della settantatreenne Anastasia SPINIELLO, avvenuto in data 18 dicembre 2018, all’interno della sua abitazione sita in Mondragone, via Guicciardini, allorquando venne colpita al capo con un corpo contundente e soffocata con un fazzoletto conficcatole dall’aggressore nella cavità orale, fino a cagionarne la morte. L’attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica ed effettuata dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone, ha consentito, attraverso l’analisi del contenuto di intercettazioni telefoniche, nonché di riscontri documentali, dei tabulati di traffico telefonico e delle dichiarazioni rese da alcune persone informate sui fatti, di effettuare una ricostruzione della complessa vicenda delittuosa che è culminata con l’assassinio dell’anziana donna. In particolare l’odierno indagato, da anni vicino alla vittima, alla quale forniva assistenza e supporto nei quotidiani bisogni, approfittando della fiducia riposta in lui dalla stessa, dell’età avanzata e dello stato di solitudine le avrebbe, dal 2015 al 2018, fatto stipulare presso istituti bancari ed agenzie finanziarie, più prestiti e cessioni sui ratei di pensione per un ammontare di oltre 27.000,00 euro, fino a condurre la stessa all’impossibilità di onorare i debiti contratti. L’omicidio sarebbe maturato nel momento in cui la donna si sarebbe resa conto del dissesto finanziario a cui l’indagato l’avrebbe portata, al solo scopo di non portare alla luce i movimenti di denaro dallo stesso realizzati. Il destinatario del provvedimento cautelare è da ritenersi innocente fino alla sentenza definitiva e la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio con le parti e la difesa, e il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice Terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.

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