Ultim'ora

CASERTA – Trasporto pubblico verso la paralisi, prima conseguenza dell’ostativa antimafia che ha colpito la CLP. L’assessore regionale Vetrella chiaro: «Subito la procedutra di revoca»

 

CASERTA — Il destino di Clp nella gestione del servizio di trasporto pubblico locale in Terra di Lavoro è praticamente segnato. Il provvedimento emesso dalla prefettura di Napoli nei confronti della società di proprietà do Carlo Esposito non è infatti — come si era letto fino a ieri, giovedì, su tutti gli organi di informazione — una «informativa atipica», che consentirebbe un certo grado di discrezionalità e di operatività. Si tratta, invece, di una interdittiva antimafia. E quindi, in base alla normativa vigente, la stazione appaltante (la Regione) è tenuta a provvedere alla immediata revoca dell’appalto, non appena ricevuta la comunicazione ufficiale.
Fino a ieri sera, il documento non era ancora pervenuto all’assessorato ai Trasporti. Ma gli uffici lavorano già per individuare una soluzione alternativa. «Si tratta di una situazione che non trova precedenti in regione — spiega l’assessore Sergio Vetrella — e che rischia di avere ripercussioni gravissime sia per l’utenza che per i lavoratori. Da un lato, infatti, c’è l’esigenza di garantire il rispetto assoluto dei principi di legalità. E dall’altra quella, contrapposta, di salvaguardare la continuità di un servizio pubblico, che non può e non deve subire interruzioni».

LE ALTERNATIVE – Le soluzioni alternative disponibili a stretto giro, a una prima ricognizione, sembrerebbero tre: Ccm, ovvero il consorzio delle imprese casertane del settore, che lo scorso anno aveva conteso l’appalto a Clp; l’Air di Avellino, l’unica azienda di proprietà pubblica del settore in Campania con bilanci in attivo; e Rtp, il consorzio pubblico che era stato costituito da Eav Holding, Air Avellino e Ctp, per rilevare le linee gestite da Eavbus. Anche se in realtà, nel pomeriggio di ieri, c’era anche chi prospettava una quarta eventualità, per non pregiudicare nemmeno per un giorno la continuità del servizio: avviare subito un nuovo bando di gara, mantenendo temporaneamente la gestione a Clp. Ma si tratta di un’ipotesi che contrasterebbe con la normativa antimafia.

LA POSIZIONE DEL PD – E d’altro canto, sin dalla mattinata di ieri, la revoca immediata dell’appalto è stata sollecitata sia dai sindacati, con una nota congiunta di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che dalla parlamentare del Pd, Pina Picierno
«L’unica cosa certa — osserva Vetrella — è che 30 secondi dopo che avremo ricevuto la comunicazione della prefettura avvieremo la procedura di revoca. Anche se ciò comporterà una serie di problemi addirittura superiori a quelli verificatisi un anno fa, in occasione del fallimento dell’Acms. Perché all’epoca potevamo contare sulla piena collaborazione della curatela; mentre oggi è facile immaginare un atteggiamento diverso da parte dell’azienda, in primo luogo sulla cessione degli automezzi di sua proprietà. L’auspicio da parte mia è che in una situazione così delicata non si assista a tentativi di speculazione politica: serve senso di responsabilità da parte di tutti».

ZINZI: DA SEMPRE CONTRO – Ma è già polemico il commento del presidente della Provincia, Domenico Zinzi: «Mi duole dover constatare che la battaglia intentata, anche in sede giurisdizionale, dall’amministrazione provinciale contro il contratto stipulato con Clp risultava pienamente fondata. Non provo alcuna soddisfazione nell’operare questa constatazione, perché sono consapevole che l’interdittiva provocherà delle inevitabili ripercussioni. Il tempo dello scaricabarile è terminato: ora la Regione ha il preciso dovere di assumere tutte le iniziative, e le conseguenti responsabilità, per assicurare lo svolgimento efficiente del servizio. Vigilerò con la massima attenzione affinché ciò accada». (Pietro Falco)



Guarda anche

TEANO – BILANCIO DI PREVISIONE, LA MINORANZA BOCCIA SCOGLIO: DANNEGGIA LE FASCE DEBOLI

Teano – Si è conclusa nella  tarda serata di lunedì 29 Aprile 2024 la Sessione …