Riardo / Pietramelara / Teano – Omicidio Compagnone, perizie anche sull’auto di Francesca

Riardo / Pietramelara / Teano – La sera del delitto Francesca e Vicol dopo una serata trascorsa con amici rientrarono a casa della giovane donna utilizzando la vettura di lei. Quella la stessa auto, probabilmente, doveva essere utilizzata per riportare Vicol Ciprian a casa sua che è ubicata proprio sul supermarket gestito dalla famiglia di Francesca Compagnone nel centro di Riardo. La notte della tragedia i carabinieri della compagnia di Capua – guidati dal colonnello Minutoli – hanno posto sotto sequestro l’auto sulla quale sono già stati eseguiti una serie di accertamenti da parte della Polizia Scientifica. Altri ancora potrebbero essere eseguiti nei prossimi giorni. Gli ultimi due giorni sono state giornate importanti nell’ambito dell’inchiesta sul delitto Compagnone. I tecnici del Ra.Cis. hanno eseguito le perizie richieste dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere attraverso i pubblici ministeri Fiore e Camerlingo. Le sostanze trovate sotto le unghie di Francesca Compagnone – e prelevate durante gli esami medico legale – saranno paragonate con il materiale genetico di Vicol Ciprian; materiale genetico che gli investigatori avrebbero trovato, repertato e acquisito, da un bicchiere presente nella casa di via Cucolo, bicchiere dal quale il 23enne Moldavo bevve la notte dell’omicidio.
Inoltre, le tracce biologiche trovate sul fucile e sulle cartucce saranno paragonate con il materiale genetico di Vicol Ciprian. Il padre di Francesca Compagnone sostiene che le armi erano scariche e con la sicura inserita. Lui, l’indagato, continua ad affermare di nona ver caricato il fucile. Saranno proprio gli esami tecnici chiesti dalla Procura, soprattutto attraverso le impronte digitali, ha chiarire chi materialmente ha inserito quella cartuccia all’interno dell’arma. C’è molta attesa sull’esito delle perizie che potrebbe spiegare molte cose sulla tragedia.