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CASERTA / NAPOLI – Rimborsi ai consiglieri regioni, il più “goloso” quello del Nuovo PSI. Sono 53 gli indagati

CASERTA – Altra tegola sul consiglio regionale campano, dopo quello di qualche mese fa sulla comunicazione, oggi si indaga sulle spese e sui rimborsi dei consiglieri per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Due milioni e mezzo di euro erogati a 53 consiglieri regionali (attuali ed ex) della Campania per attività che poco avrebbero a che fare con la mission istituzionale. Tutti sono indagati con l’accusa di peculato e nei prossimi giorni dovranno essere interrogati dal pm Giancarlo Novelli per chiarire come hanno speso le somme del fondo destinato al funzionamento dei gruppi nel periodo 2010-2012. Tra i pochi a non essere indagati nell’ambito dell’inchiesta sui fondi destinati al funzionamento dei gruppi regionali in Campania c’e’ il presidente Stefano Caldoro. Complessivamente sono sette i consiglieri regionali che non sono indagati nell’ambito dell’indagine condotta dalla Procura di Napoli-Sezione reati contro la Pubblica Amministrazione diretta dal procuratore aggiunto Francesco Greco. I fondi destinati al funzionamento dei gruppi sono stati utilizzati tra l’altro per spese di ristorante, per comprare sigarette e addirittura per l’acquisto di giocattoli. Tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale sono rimasti coinvolti: Pd, Nuovo Psi, Pdl, Idv, Udc, Udeur, Noi Sud: di questi, Idv e Udeur sarebbero i gruppi di testa che avrebbero piu’ di ogni altro utilizzato i fondi in maniera ingiustificata. Gli inquirenti hanno anche calcolato in che misura i partiti hanno attinto alle risorse: l’89 per cento dei rimborsi ritirati dai consiglieri Pdl, il Pd ne ha invece ritirato l’82%, l’Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l’Udc il 65%. Il fascicolo è stato aperto poco meno di sei mesi fa con l’acquisizione di centinaia di fatture e documenti contabili da parte delle fiamme gialle. Istruttoria complessa, quella messa in piedi dalla Procura partenopea, perché, a differenza delle risorse per la comunicazione, già oggetto di una approfondita attività investigativa che ha portato anche ad alcuni arresti nei mesi scorsi, quelle per il funzionamento degli organismi consiliari non prevedono alcun giustificativo di spesa. Da giorni in Consiglio regionale si attendeva con terrore l’esito delle indagini della procura. Molto chiacchiericcio sull’emissione degli inviti a presentarsi gia’ da alcuni giorni. Stamattina la Guardia di Finanza si e’ messa all’opera per consegnare i provvedimenti.  È il capogruppo del Nuovo Psi, Gennaro Salvatore, il consigliere regionale della Campania che ha percepito la somma maggiore tra quelle che sono all’esame della Procura della Repubblica del capoluogo campano e per le quali è stato ipotizzato il reato di peculato. Salvatore risulta infatti avere ricevuto circa 93mila euro in due anni. La consigliera Lucia Esposito del Pd è invece l’indagata alla quale è attribuita la somma minore, pari a 4.500 euro.  A quanto si è appreso solo i capigruppo conservano documentazione relativa alle spese sostenute; secondo indiscrezioni vi sarebbero molte spese futili, tra cui una tintura per capelli, cialde di caffè e cene private.

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