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BLOCCO DEI TRASPORTI – Il caro carburante obbliga le aziende a fermarsi. La protesta parte da Caserta

Aumenti così non si erano mai visti. La colonnina del distributore segna una svolta con il diesel che supera i 2 euro per litro. Non scherza nemmeno la benzina poco sotto ai 2,2 euro per litro. Il petrolio è salito a costi insostenibili che accendono la protesta. Proprio dal capoluogo di Terra di Lavoro partirà la protesta degli autotrasportatori che dovrebbero fermarsi nei prossimi giorni. Molte aziende hanno aderito all’iniziativa – nata dopo una riunione del settore – che dal prossimo 12 marzo prevede la sospensione dei servizi. Le organizzazioni di categoria in un documento annunciano il blocco dal 12 marzo spiegando che “l’innalzamento dei costi del carburante è talmente eccessivo e compromette seriamente la tenuta finanziaria e quindi la sopravvivenza delle imprese. Il settore risulta istituzionalmente abbandonato: sulla carenza degli autisti, sui costi amministrativi e sulle procedure burocratiche in continuo peggioramento, sui disorganizzati uffici della motorizzazione civili per le revisioni”. Per questo motivo “da sabato 12 marzo le imprese di autotrasporto spontaneamente non sposteranno i propri mezzi fino a quando non si ripristineranno le condizioni, economiche e normative in grado di evitare l’indebitamento delle imprese di autotrasporto”.