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SPARANISE – Centrale biomasse, ecco la proposta dell’opposizione per bloccare il progetto Iavazzi

SPARANISE – Centrale biomasse, ecco la proposta di delibera consiliare dei gruppi di opposizione (tranne il consigliere Antonio Merola)  per tentare di bloccare il progetto del gruppo Iavazzi. Il documento è sottoscritto da Ferrara Vitaliano, Salvatore Piccolo fu Vincenzo, Salvatore Piccolo di Luigi, Anna Fucile, Franco Mandara e Giancarlo Sorvillo.

La proposta di delibera :  Premesso che il presente consiglio comunale è stato convocato a seguito di motivata e specifica richiesta degli scriventi, per discutere e deliberare azioni e provvedimenti circa l’insediamento di una centrale a Biomasse nell’area ex pozzi di Sparanise;

Che il gruppo Iavazzi ha ottenuto dal Ministero dell’Industria motivato e consistente finanziamento pubblico teso alla costruzione di una centrale a biomasse;

Che il gruppo Iavazzi ha acquistato all’asta fallimentare, all’uopo indetta dal Tribunale di S.Maria C.V., terreno in area ex-pozzi ma in tenimento di Calvi Risorta, terreno aventi caratteristiche urbanistiche di destinazione industriale per un estensione di mq. 70.000, circa tutti ricadenti in zona ASI;

Che l’area in questione deve essere sottoposta a bonifica così come recita la relazione giurata redatta dall’Ing. Roberto Campanile, nominato dal Tribunale di S. Maria C.V., nelle procedura esecutiva n. 623/2007 R.G.E., nella quale vengono altresì, quantificati i costi per l’effettuazioni di tali opere;

Che il lotto di terreno sebbene ricadente nel tenimento del Comune di Calvi Risorta si trova di fatto ad al degli agglomerati abitati di Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore, nonché  a pochi metri dalla centrale Turbogas da 800mgw della Calenia Energia s.p.a.;

che l’unico accesso al sito può essere effettuato dalla strada statale Appia e quindi attraversando il territorio di Sparanise da Nord, o quello dei comuni limitrofi lungo l’appia per chi proviene da sud;

che l’area industriale dell’ex-pozzi deve essere oggetto di un’approfondita analisi circa la eventuale e paventata presenza nel sottosuolo di scarti di lavorazione degli allora 7 stabilimenti funzionanti in area, e della loro preventiva analisi e quantificazione della pericolosità;

che l’area necessita di un preciso e puntuale censimento da parte dell’ASi e dei Comuni nei cui tenimenti ricadono i terreni;

che sull’area industriale sarebbe alquanto dannoso per la salute dei cittadini e per l’ambiente la costruzione di una nuova centrale per produrre energia elettrica, atteso che quella esistente da 800 mgw già di per se soddisfa ampiamente la domanda di mercato;

che la costruzione della centrale a Biomasse avviene con soldi della pubblica collettività e quindi con l’utilizzo di risorse che ben potrebbero essere utilizzata per attività che comportino sicuri e certi benefici per i cittadini e non pericolosità per la salute pubblica;

TANTO PREMESSO

Si propone di deliberare le seguenti azioni e iniziative:

  1. Invitare l’Asi di Caserta, di concerto con l’ASL ad effettuare un monitoraggio scrupoloso e dettagliato circa la presenza sull’intera area industriale ex-pozzi di rifiuti tossici e nocivi e di effettuare un monitoraggio sulla qualità dell’aria e della presenza di eventuali polveri d’amianto;
  2. Espressione di impegno unanime da parte dei comuni di Sparanise e Calvi Risorta ad esprimere parere sfavorevole in materia di certificazione VAS su qualsiasi tipo di insediamento, di stoccaggio e/o trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi;
  3. Di invitare l’ASI di Caserta a vincolare tutta l’area industriale dell’ex pozzi – ginori inibendo qualsivoglia attività concernente il ciclo dei rifiuti sull’area in parola;
  4. Nominare un’apposita commissione tecnica di vigilanza da parte dei comuni interessati per il controllo delle opere di bonifica a farsi sul terreno acquistato dal gruppo Iavazzi, nonché sul monitoraggio costante e continuo dell’intera area ex pozzi ginori;
  5. Chiedere la convocazione di una conferenza dei servizi tra Ministero dell’Industria, Ministero dell’Ambiente, Ministero della Sanità, Regione Campania, Provincia di Caserta e comuni interessati ai fini di inibire  l’intera area a insediamenti che trattino rifiuti pericolosi e non pericolosi data la presenza il loco già di una Centrale Elettrica e della vicinanza agli agglomerati urbani delle cittadine calene;
  6. L’impegno da parte delle amministrazioni di Sparanise e Calvi Risorta ad indire in tempi brevissimi regolare gara d’appalto per l’affidamento della gestione raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti solidi urbani;
  7. Impegno formale da parte dei Comuni di Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore a gestire in forma associata l’intero ciclo dei rifiuti nei tre territori caleni.

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