Ultim'ora

Pietravairano – Politica e veleni, il vice sindaco Zarone indagato: avrebbe regalato un cellulare all’amico del cuore

Pietravairano – Un cellullare regalato all’amico del cuore, durante l’ultima – velenosa – campagna elettorale e un esposto denuncia ha aperto una inchiesta a carico dell’attuale vice sindaco Aldo Zarone. Tutto si innesta all’interno della solita politica del veleno e del sospetto attuata, a Pietravairano, da parte di chi crede di poter ottenere, in tal modo, il consenso popolare. Ieri è stato notificato allo stesso Aldo Zarone l’avviso di garanzia. Sulla questione Zarone è sereno e deciso: “Ieri, in tarda serata ho subito l’ennesimo attacco. Mi è stato notificato che la procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando su di me a valle dell’ennesimo esposto. Avrei regalato durante la campagna elettorale scorsa un telefono cellulare a Pietro Rivelli. E’ allucinante come la cattiveria possa arrivare a prendersela con chi esprime apertamente e in ogni forma l’amicizia vera senza interesse. Ovviamente  querelerò chi mi sta diffamando in una maniera infame.  La famiglia Rivelli e’ una famiglia alla quale sono particolarmente legato da sempre. Trascorro con loro da decenni momenti importanti della mia vita e della mia famiglia. Continuerò a lavorare per una Pietravairano che ha preso e continuerà a prendere le distanze da livelli così bassi da inorridire paesi civili. Per fortuna esiste Dio. Colgo l’occasione per augurare buona festa dell’ Immacolata a tutti gli amici di Pietravairano, del territorio e permettermi di abbracciare forte l’amico mio Pietro e la sua famiglia”.

Guarda anche

Pietramelara / Presenzano – Lei comprò l’auto, poi l’amore finì: il giudice lo condanna a restituire 13mila euro

Pietramelara / Presenzano – Quando un amore finisce i conti vanno fatti bene, altrimenti si …

2 commenti

  1. Mannaggia dico io sto telefonino era meglio che te lo risparmiavi, oppure ce lo regalavi in un’altro periodo.

  2. Semplicemente assurdo, anche un avvocato da 4 soldi capirebbe che non c’è reato. Sentire certe cose del mio paese, lo butta nel ridicolo e ne ricava solo cattiva pubblicità. Calmate gli animi e aspettate le elezioni non i tribunali.