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foto di repertorio

Teano – Coronavirus, 30 contagiati di cui 9 con variante indiana. Situazione grave. L’appello del sindaco

TEANO – I positivi al Covid19, nel territorio del comune di Teano sono saliti a quota 30. Fra loro ci sono nove persone che hanno contratto la variante indiana. Una situazione molto pesante e preoccupante – sia per le autorità sanitarie, sia per l’intera comunità sidicina – proprio per la forte contagiosità della stessa variante indiana. Purtroppo il numero dei contagiati sembra essere destinato a crescere nei prossimi giorni. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Dino D’Andrea, sta studiando – come precisato dalla stessa fascia tricolore – misure restrittive per tentare di limitare la diffusione del contagio. Per le pubbliche manifestazioni, ad esempio, sarà necessario possedere il green pass oppure esibire l’esito di tampone negativo effettuato entro le 48 ore. D’Andrea, inoltre, rivolge un accorato appello alla popolazione per il massimo rispetto delle norme anti contagio, per indossare sempre e correttamente la mascherina, per praticare una corretta igiene delle mani, per mantenere la distanza di sicurezza e per evitare inutili e pericolosi assembramenti.

Le varianti sono state classificate in 3 tipologie diverse secondo la nomenclatura scientifica internazionale e in base a diverse caratteristiche:
VOI – Variante degna di nota (Variants of Interest) : Una variante con ridotta neutralizzazione da parte di anticorpi generati contro precedenti infezioni o vaccinazioni, ridotta efficacia dei trattamenti, potenziale impatto diagnostico o aumento previsto della trasmissibilità o della gravità della malattia.
VOC – Variante preoccupante (Variants of Concern): una variante per la quale vi è evidenza di un aumento della trasmissibilità, di una malattia più grave (ad esempio, aumento dei ricoveri o dei decessi), riduzione significativa della neutralizzazione da parte degli anticorpi generati durante precedenti infezioni o vaccinazioni, ridotta efficacia di trattamenti o vaccini o fallimenti di rilevamento diagnostico.
VOHC – Variante ad elevate conseguenze (Variants of High Consequence) : una variante di difficile controllo epidemiologico e per l’attuazione di efficaci misure di prevenzione o per trattamenti medici rispetto ad altre varianti precedentemente circolanti.
Nella variante delta o indiana si sono verificate 10 nuove mutazioni e, secondo la nuova definizione dell’OMS, questa variante appartiene al tipo VOC. Anche nel caso della variante indiana, sono le persone più fragili (anziani) e gli immunodepressi ad avere i maggiori rischi di essere contagiati. La variante delta ha una trasmissibilità molto elevata che può arrivare anche al 60% in più di quella cosiddetta “inglese”. Nonostante la variante delta venga classificata come “VOC” (variante di maggior preoccupazione) perchè può comportare una riduzione della neutralizzazione dei vaccini, secondo recenti dati di sorveglianza, soprattutto inglesi, è stato dimostrato che i vaccini attualmente in uso conferiscono comunque un’elevata protezione contro la variante delta dopo la seconda dose di vaccino.
Dopo la prima dose di vaccino l’efficacia contro la variante delta è molto ridotta. In particolare:
il vaccino Pfizer-BioNTech è efficace al 96% nel prevenire eventuali ricoveri per malattia da COVID dopo 2 dosi;
il vaccino Oxford-AstraZeneca è efficace al 92% nel prevenire eventuali ricoveri per malattia da COVID dopo 2 dosi.
Secondo recenti dati relativi a pazienti indiani e britannici, oltre alla classica patologia da COVID come per le altre varianti, quella indiana può provocare particolare compromissione dell’udito e grave compromissione del tratto gastrointestinale dovuta soprattutto al formarsi di trombi a livello dei vasi intestinali.

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