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FRANCOLISE – Caso Papa, rinviata l’udienza di Appello. Il difensore: troppo accanimento contro il mio assistito

FRANCOLISE – Caso Papa, la corte d’appello rinvia l ulteriori verifiche in merito prodotta dall ‘ordine degli a vvoca ti.  “In data 14-05-2013 innanzi alla Corte D’Appello di Napoli-Sez. 7- proc. pen. n. 00156/12 R.G.APP. -imputato : Papa Vincenzo ,era presente in aula L’Avv. Carlo Benini del Foro di Ravenna quale codifensore di fiducia. Solo questa circostanza ha messo in fibrillazione le parti civili costituite , nello specifico l’Avv. Andrea Pepe del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che hanno adottato un atteggiamento a dir poco ‘strano’  nei confronti dei difensori di Papa Vincenzo . Tutto questo astio rancoroso conferma incontrovertibilmente l’atteggiamento persecutorio tenuto nei confronti di Papa Vincenzo fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda giudiziaria, sfociato nell’odierna udienza in un ingiustificato ed ingiustificabile ostruzionismo che ha creato un clima di diffidenza e di ostilità. Avendo avuto dall’inizio una condotta difensiva ambigua e Contraddittoria le parti civili costutuite perseverano in tale atteggiamento con delle vere e proprie cattiverie, come nell’odierna udienza in cui L’Avv. Andrea Pepe in difesa del Consiglio dell’Ordine Degli Avvocati di Napoli si è permesso di chiedere, in modo del tutto arbitrario non supportato da idonea  motivazione giuridica, la sospensione dei termini di prescrizione dei reali nel procedimento penale in oggetto, perpetrando l’ennesima cattiveria ifflittiva ai danni di Papa Vincenzo, che sta già scontando da circa 7 mesi ingiustamente una opinabile custodia cautelare agli arresti domiciliari per una presunta calunnia mai commessa. Alla fine si è venuto a creare in aula un clima inaccettabile per l’instaurazione di un sano contraddittorio tra le parti che solo potrebbe portare ad una sentenza equa e ponderata dei fatti di reato in contestazione. Di ciò si è notevomente meravigliato l’emerito Avv. Carlo Benini del Foro di Ravenna, il quale evidentemente aduso al altri climi celebrativi d’udienza intrisi di rispetto tra le parti, agendo in piena conformità con le regole del codice deontologico forense, di tanta cattiveria perpetrata in aula solo in virtù di un accanimento persecutorio che, a distanza di anni, pur non essendo supportato umanamente e giuridicamente, viene adottato in maniera sistematica e perdurante, confermando l’inutilità afflittiva della misura cautelare in oggetto emessa ai danni di Papa Vincenzo, che in un serio ed  onesto Stato di Diritto, non avrebbe certamente trovato alcun riscontro plausibile da parte di qualsivoglia operatore del diritto. Il Sistema Giudiziario è fatto oggetto quotidianamente di questi attacchi immotivati umanamente e giuridicamente solo per pedissequo servilismo n ù confronti della cosiddetta “.  Questo il racconto dei fatti avvenuti ieri in corte di Appello a Napoli, secondo l’avvocato Benini, difensore dell’imputato.

 

 

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