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Piedimonte Matese – Municipio: dipendenti a casa, giovani del servizio civile negli uffici

Piedimonte Matese – I dipendenti comunali stanno a casa, lontani dai loro uffici, da mesi e lavorano(?) in smart working. Gli uffici comunali restano vuoti e i disagi per i cittadini aumento. Vanno regolarmente a lavorare, invece, i giovani assunti con il progetto del servizio civile. Hanno iniziato il loro percorso pochi giorni fa, quattro operano in biblioteca, quattro “operano” in municipio. Tutto appare privo di una logica. Quali sono – si domandano i cittadini – le ragioni inderogabili che hanno permesso ai giovani del servizio civile di “superare” gli sbarramenti anticoronavirus?
Se loro possono serenamente e gioiosamente andare a lavoro perché non lo possono fare anche i dipendenti del municipio?
Quello che sta capitando nel municipio del capoluogo Matesino – ironizzano in tanti – meriterebbe di essere raccolto in un documentario. Non per essere esempio ad altri, bensì per essere studiato approfonditamente, magari quando la scienza avrà fatto passi avanti.

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3 commenti

  1. impiegato amm.

    bhe … la risposta è abbastanza elementare , i ragazzi del servizio civile non hanno contatto con le persone in quanto non fanno opera di sportello, essendo il loro un progetto, a differenza dei titolari che al pari degli uff. amministrativi delle scuole stanno a contatto ogni giorno con valanghe di persone , scuole e comuni sono i posti a livello pubblico più affollati di tutto il comparto della pubblica amministrazione. Dove la gente va anche a bivaccare non avendo altro da fare , specie nei comuni…

    E una persona che lavora appunto negli uff. amministrativi scuola/comune non ha voglia di prendere un virus e portarlo a casa magari dal genitore anziano… da tutte le persone che ogni giorno affollano gli uffici

    Si precisa che tali uffici sono al diretto contatto con il pubblico e non come alle poste dove gli impiegati lavorano dietro il vetro e in luogo inaccessibile al pubblico

    Ovviamente solo chi ci lavora lo capisce , gli altri non ci arrivano…

  2. Ormai la biblioteca comunale è diventata una “casa” privata…nipote, preside, sorelle , insomma tutta la famiglia frequenta la struttura a proprio beneficio. Spese assurde per condizionatori e riscaldamento per chi è per cosa???

  3. L’importante è che ci sia arrivata lei…con il naso suppongo