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CASERTA – Le mani dei Casalesi sul calcioscommesse Arresti e sequestro di beni per tre milioni

CASERTA – Scommesse illegali su incontri di calcio on line e manipolazione della visualizzazione di alcuni eventi sportivi sulle piattaforme informatiche per orientare le vincite ai danni di ignari scommettitori. E’ quanto scoperto dai carabinieri del Ros che, questa mattina, hanno eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare nei confronti di esponenti del clan dei Casalesi. Provvedimenti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea e attuati nelle province di Napoli e Caserta, ma anche in Calabria, Puglia e Sicilia. L’accusa è concorso esterno in associazione di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse. Le indagini hanno svelato un complesso e articolato sistema che consentiva all’organizzazione criminale di raccogliere scommesse sulle partite, utilizzando piattaforme informatiche illegali on line, mutuate da quelle attive nei concessionari autorizzati dai Monopoli di Stato. E’ stata documentata, inoltre, la manipolazione della visualizzazione di alcuni eventi sportivi, sulle piattaforme informatiche, per orientare in modo fraudolento le vincite, ai danni dei giocatori. In corso sequestri per oltre tre milioni di euro. Arresti dei carabinieri nel napoletano e nel casertano, in Calabria, Puglia e Sicilia per concorso esterno in associazione mafiosa con il clan dei Casalesi e associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attivita’ di gioco e scommesse. L’indagine e’ stata coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia. Le misure sono state eseguite dai carabinieri del Ros che hanno svelato un sistema che consentiva all’organizzazione criminale di raccogleire scommesse su incontri di calcio utilizzando piattaforme informatiche illegali on line, mutuate da quelle attive nei concessionari autorizzati dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Gli investigatori hanno documentato la manipolazione della visualizzazione di alcuni eventi sportivi sulle piattaforme illegali per orientare in modo fraudolento le vincite ai danni di ignari scommettitori. I carabinieri hanno anche eseguito dei sequestri di beni per oltre 3 milioni di euro.

SCOMMESSE ILLEGALI, IN ITALIA UN MERCATO DA 8 MILIARDI DI EURO

Il 70% delle scommesse sportive in Italia passa ancora attraverso canali illegali o non controllati dallo Stato: se il circuito legale genera un volume d’affari intorno ai 4 miliardi di euro l’anno, il gioco senza autorizzazione ne muove quasi il doppio, 8 miliardi di scommesse fuori dal network collegato ai Monopoli, con un danno per l’erario da circa 350 milioni di euro.

E’ la stima elaborata dalla Fifa e il movimento sul circuito parallelo è ritenuto una delle cause della flessione per le scommesse sul calcio: nel 2012 le puntate complessive sono state di circa 3,9 miliardi di euro, ma la quota per le scommesse sul pallone è calata all’87,1%, mentre fino a un paio di anni fa era sopra il 90%.

Differente dal gioco illegale è quello non autorizzato, praticato da bookmaker stranieri che operano con licenze rilasciate da un Paese estero, ma privi della concessione statale italiana: in Italia la rete, secondo una stima degli operatori conta 4 mila punti ‘esteri’ non autorizzati, con un volume di gioco complessivo intorno agli 1,5 miliardi.

I punti non autorizzati, spiega Agipronews, spesso sono posizionati a distanza ravvicinata dei punti con regolare concessione statale e oltre a poter proporre quote migliori – non avendo gli stessi carichi fiscali – possono anche commercializzare giochi e scommesse senza doversi adeguare al palinsesto fissato dai Monopoli.

Se per il gioco clandestino e non autorizzato la competenza è riservata agli organi di polizia, sul circuito legale è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – in collaborazione con le forze dell’ordine – a svolgere una funzione di controllo sempre più capillare: nel 2012 sono stati ‘setacciati’ circa 30 mila punti vendita (tra corner e agenzie di scommessa, bar ed esercizi con offerta di slot e altri giochi), in aumento del 35% sull’anno precedente. Gli esercizi controllati passano dai 15.020 del 2010 ai 27.376 dello scorso anno. Solo nel settore scommesse il numero degli esercizi controllati, in due anni, è quasi raddoppiato, passando dai 2.176 del 2010 ai 3.639 del 2012.

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