Presenzano – Turbogas, la disinformazione ed i Beni Culturali

Presenzano – È stata diffusa la notizia circa il ritrovamento di reperti archeologici nel cantiere dell’impianto a ciclo combinato di Presenzano e di come l’impianto rischia di danneggiare la loro integrità. Diversi sono stati i canali attraverso i quali è stato comunicato che il ritrovamento avrebbe bloccato i lavori. Dalle nostre verifiche risulta che tale blocco è assolutamente non veritiero, in quanto i lavori stanno procedendo regolarmente e, ad oggi, non è stato ritrovato nulla. Le nostre verifiche dimostrano che in cantiere si stanno seguendo tutte le procedure di cui alle prescrizioni formulate dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali a tutela del patrimonio archeologico di Presenzano.
A titolo esemplificativo riportiamo che risulta correttamente seguito l’iter necessario per realizzare gli scavi archeologici preliminari ed eseguire gli scavi relativi all’elettrodotto e metanodotto in regime di assistenza scientifica. La committente, inoltre, “seguirà quanto definito dalle prescrizioni circa l’apportare le modifiche connesse all’eventuale rinvenimento di evidenza archeologiche al fine della migliore tutela e della loro valorizzazione” poiché si è già tenuto conto in fase di autorizzazione di tutto il necessario sul tema archeologia. Esistono altresì attività di controllo che vengono eseguite da ditta accreditata presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Caserta e Benevento già ingaggiata dal cantiere. Per trasparenza sono in corso tutti i confronti necessari tra la committente e l’ente al fine di garantire la corretta operatività sul tema.