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PIANA DI MONTEVERNA – Truffa allo Stato, dipendente statale sotto processo

PIANA DI MONTEVERNA. Udienza preliminare per dirigenti e impiegati del provveditorato di Caserta. L’altro giorno la camera di consiglio dinanzi al gup Urbano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per la richiesta di rinvio a giudizio. Fra gli indagati anche Giovanna Varrone, classe 51 di Piana di Monte Verna.
L’udienza a causa di un difetto di notifiche è stata rinviata al prossimo 10 ottobre. Cinquantaquattro gli imputati tra dipendenti,  funzionari, direttori scolastici e collaboratori amministrativi, accusati a vario titolo di  associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, falso e interruzione del pubblico servizio. L’indagine fu  condotta a tambur battente  tra febbraio e marzo del 2010, a Caserta presso il Miur dal comando compagnia dei carabinieri . Scattate le segnalazioni anonime e i primi controlli, gli inquirenti accertarono l’assenza continua dagli uffici di ben 55 impiegati che a ruota si coprivano a vicenda per timbrare i cartellini, sia d’ingresso che di uscita. Ad istruire le indagini è stato il pm Silvio Marco Guarriello della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Funzionari come Alfonso D’Ambra, per l’area amministrativo/giuridico-legale e contabile, o come Gilda Calierno o Giuseppe Ambrosino; o come il direttore coordinatore area amministrativo giuridica Anna Gagliardi, o il funzionario Francesco Fedele, si allontanavano dai rispettivi uffici per affari personali senza timbrare il badge, mentre altre volte non si presentavano affatto presso la sede di lavoro e pur non avendo effettuata alcuna prestazione lavorativa hanno comunque dichiarato il falso riuscendo così ad avere in busta paga le ore di svago.
Dalle indagini è emerso che su cinque giorni lavorativi, in molti si sono presentati in ufficio una sola volta, oppure hanno timbrato il badge d’ingresso per uscire subito dopo per lo shopping. Ad incastrarli vi sono le foto fatte dai carabinieri in servizio di appostamento che ha immortalato numerosissimi dipendenti e direttori didattici rientrare dopo tre o quattro ore di assenza con buste della spesa in mano. Stesse accuse anche per la dirigente Maria Teresa Grande che durante la settimana lavorativa era tranquillamente assente in diversi giorni  coperta dai colleghi che a turno marcavano il badge al suo posto.  Tra il collego difensivo vi sono gli avvocati Nicola Foglia e Aldo Tagliafierro.

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