TEANO – Largo Croci al buio, scoppia la protesta

TEANO. Forse bisognerà attendere la Tares per poter sperare che alcuni lampioni che si trovano nel territorio comunale di Teano possano essere nuovamente portati alla loro originaria funzione: quella di illuminare il tratto stradale nel quale sono stati impiantati.
Alcune settimane fa, un commerciante di Largo Croce, R. M., ha segnalato verbalmente a due agenti della Polizia Municipale le attuali condizioni di un lampione con una lampadina fulminata. Detto lampione si trova proprio all’incrocio della strada che da Largo Croce svoltando a destra porta al centro di Teano, mentre svoltando a sinistra conduce verso il vicino comune di Caianello, dovendo illuminare ( tra le altre cose ) anche il passaggio dei pedone con in terra le cosiddette strisce zebrate per l’attraversamento pedonale.
Purtroppo a distanza di qualche settimana ancora nulla è stato fatto affinché fosse sostituita una semplice lampadina, mentre la volta precedente la sostituzione della stessa sembra essere durata solamente qualche giorno. Intanto, finché sono aperte le attività commerciali coloro che attraversano questo svincolo di strada centrale e molto frequentato possono usufruire della illuminazione delle vetrine, ma dalla chiusura dei negozi in poi ci si ritrova in un buio totale.
Intanto, in tutti questi giorni che sono trascorsi dalla segnalazione fatta dal suddetto commerciante ai due agenti della Polizia Municipale, non solo non è stata sostituita la lampadina, ma sembra che nessuno si sia preoccupato neanche a fare qualche controllo del caso.
Così come è successo addirittura due mesi fa presso la frazione Casafredda in seguito all’alluvione che c’è stata. Un residente del posto, G. L. ha segnalato presso il Comando della Polizia Municipale di Teano un grosso ammasso di detriti che tutt’ora occupa ancora parte della carreggiata, oltre ad ostacolare il passaggio privato di un locale. Dopo un controllo effettuato da alcuni agenti della P.M., a distanza di due mesi l’Ufficio Tecnico del Comune ancora non si è deciso di fare rimuovere questo cumulo di fango e detriti.