Ultim'ora

BENEVENTO – Contrasto alla prostituzione, scattano le sanzioni

BENEVENTO – Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposti dal Questore di Benevento dott. Giuseppe Bellassai, finalizzati al contrasto dell’attività di prostituzione, nella serata di ieri il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato ha sanzionato un 35enne sannita e una cittadina rumena. L’attenzione degli agenti è infatti ricaduta su un uomo, intercettato nei pressi di Contrada Piano Cappelle, intento a far salire a bordo del proprio veicolo una cittadina di nazionalità rumena dedita all’attività di prostituzione. Alla vista di quanto stava accadendo, il personale della Polizia di Stato ha bloccato prontamente l’auto e ha proceduto al controllo e all’identificazione del cliente e della cittadina straniera. Condotti in Questura per gli accertamenti di rito, alla luce di quanto accaduto, è stata elevata nei loro confronti una sanzione amministrativa in violazione dell’ordinanza sindacale del 15 settembre 2017 per esercizio dell’attività di prostituzione.

Guarda anche

Piedimonte Matese – A spasso con cocaina e crack: denunciato 41enne

Piedimonte Matese – L’operazione è stata condotta dagli agenti della Polizia di Stato di Telese …

un commento

  1. Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
    P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).