Ultim'ora

PIGNATARO MAGGIORE – Stracales, la Felixrunning sul secondo gradino del podio

PIGNATARO MAGGIORE – La passione per la corsa ha unito decine di appassionati dell’Agro caleno, che da qualche mese hanno costituito una società. Felixrunning è  il suo nome. L’arancione è il colore sociale.  L’ arancione simboleggia, tra l’altro,  la fiducia in sé stessi e negli altri,  che sono i principi fondanti di ogni gruppo che vuole essere squadra. La passione per la corsa ha spinto decine di appassionati di tutti  i paesi caleni a fare rete, requisito essenziale per raggiungere obiettivi importanti. Lo sport,  come spesso accade, riesce a mettere insieme le energie, per raggiungere traguardi comuni. Cosa che purtroppo non riesce nella cultura, nella valorizzazione, nella promozione del territorio e in tanti altri settori nevralgici per la  crescita sociale e lo sviluppo dell’Agro Caleno. Domenica nove settembre, la Felixrunning   ha   portato  al traguardo tutti i suoi iscritti alla Stracales,  classificandosi al secondo posto nella classifica a  squadre, nonostante Francesco, l’atleta più veloce, per un infortunio beffardo della vigilia, non ha potuto correre, ma è rimasto in strada ad assistere e incoraggiare tutti compagni fino alla fine. Un risultato rilevante per una società  alla sua prima uscita al completo.  Nella corsa la vera differenza tra chi arriva primo e chi ultimo è che il primo si gode la bellezza del cielo, che guarda a braccia e occhi alzati, l’ultimo mancia polvere fino all’ultimo centimetro. Il primo e l’ultimo meritano lo stesso applauso per la tenacia che hanno nell’arrivare al traguardo. Il primo nel minor tempo possibile. L’ultimo nel tagliare il traguardo entro un tempo il più lontano possibile dal quello massimo.  Si corre per staccare un attimo i propri  pensieri e  per lasciarli un passo indietro da sé stessi.  Correndo capita di stancarsi,  di rallentare, arriva  la crisi dopo la salita che non ti aspetti nascosta dietro  una curva un po’ vigliacca. L’infortunio che avevi rimosso prima di partire, perché carico di adrenalina ti presenta il conto di dolore e sofferenza. I pensieri si avvicinano, ma  restano un passo dietro. Alla fine della corsa,  quando l’arco del traguardo sgonfio viene tirato giù, tutti i podisti  sono soddisfatti per aver asfaltato km di strada e sereni    pensano alla prossima corsa. Perché chi corre sa che il bello verrà sempre la prossima gara. E il bello non sono solo i tempi, ma le sensazioni che si provano correndo.

Guarda anche

Alvignano – Pellegrinaggio della Madonna, il Vescovo mette “paletti”. Emanuele blocca tutto: ecco perchè (il video)

ALVIGNANO – La Madonna Pellegrina non uscirà questa sera. Emanuele Piccinini,  che da anni mantiene …