ALIFE / PIEDIMONTE MATESE – E’ morto l’onorevole Dante Cappello. Aveva 90 anni e da pochi giorni aveva perso la sua primogenita, Brunella

ALIFE / PIEDIMONTE MATESE –  A meno di una settimana dalla scomparsa della cara figlia Brunella, nelle ultime ore si è spento l’on.Dante Cappello. Per decenni esponente di spicco della politica locale, figura di rilievo nell’ambito della Democrazia Cristiana. Presidente di Provincia, Assessore regionale, Deputato: una carriera politica che lo ha configurato come uno degli uomini più rappresentativi in ambito provinciale.
Dopo l’ictus che lo aveva colpito qualche tempo fa, le sue condizioni di salute non si erano mai del tutto ristabilite. Nella serata di ieri i primi malesseri che ne hanno reso necessario il trasferimento presso l’ospedale civile AGP di Piedimonte.

La  biografia

Ha avuto una carriera professionale, e politica, di tutto rispetto. Coniugato con la signora Bianca Isabella, hanno avuto tre figli: Brunella, Enzo e Maurizio. Dante Cappello è un figlio d’arte: suo padre, Vincenzo (nonno dell’attuale sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello), è stato infatti primo cittadino per molti anni della Città di Piedimonte Matese. Inizia prestissimo la carriera politica con i cosiddetti “Comitati di Liberazione Nazionale”, movimenti politici che in Italia, dal 1943 in poi, si opposero al nazismo ed al fascismo. Era il periodo della Resistenza, caratterizzato in Italia dall’impegno unitario di molte persone e talora di opposti orientamenti politici (dai comunisti agli azionisti, dai monarchici ai socialisti, dai cattolici ai liberali ed anche anarchici), in maggioranza riuniti nei CLN, i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.  Dante Cappello, da lì, ebbe una rapida ascesa politica, che lo portò a coprire tutte le cariche istituzioni democratiche in Italia: è stato per anni Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, assessore alla Regione Campania, Deputato al Parlamento della Repubblica Italiana. Ma come raccontava lui, “era meglio fare l’assessore a Napoli, amministrare la Regione, che essere semplicemente un numero a Roma, Onorevole al Parlamento nazionale”.  Dante Cappello è stato sempre un cattolico, un moderato, un uomo di centro, rispettando i valori della solidarietà, del cattolicesimo democratico che hanno avuto la massima espressione nel partito della Democrazia Cristiana.