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CASTELPETROSO – Giornata Internazionale delle Ostetriche, celebrata la ricorrenza nella basilica della Addolorata

CASTELPETROSO (di Laura Sarni) – Il 5 maggio è stata accolta festosamente la Giornata Internazionale delle Ostetriche nella Basilica dell’Addolorata in Castelpetroso. La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica, Collegio di Campobasso-Isernia, ha festeggiato la ricorrenza con una solenne celebrazione eucaristica officiata da S.E.Rev. Mons. Camillo Cibotti, Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro. La Giornata Internazionale è stata ideata dalla Confederazione Internazionale delle Ostetriche durante la conferenza olandese del 1987; venne celebrata per la prima volta il 5 maggio del 1991 e, da allora, ripetuta ogni anno in questa data, in oltre 50 paesi nel mondo. Professione quasi interamente al femminile, nata nella notte dei tempi insieme al genere umano, l’antica levatrice, anche detta mammana, si occupava della gestante durante il parto del nascituro, che avveniva prevalentemente in casa. Oggi la professione non è più solo appannaggio femminile ma lavorano nel campo anche molti uomini; l’ostetrico o l’ostetrica si occupano della donna per tutta la durata della gravidanza, nel postpartum e aiutano la neo-mamma ad accudire il neonato nei primi mesi dalla gestazione.Punto forte della missione di chi va a svolgere un mestiere tanto delicato è, oltre alla sua formazione tecnica, la capacità empatica e comunicativa verso le donne in momenti, a volte, molto difficili. Durante la celebrazione, nel momento dell’offertorio, sono stati donati al santo altare i simboli dell’esercizio di ostetrica tra cui: pane e vino con una spiga di grano ad indicare il percorso di accompagnamento alla genitorialità; fiocchi delle nascite: rosa e celeste; bouquet di fiori rossi segno dell’impegno senza distinzione di razza, etnia o ordine religioso; pergamena con giuramento di Lucina, proprio dell’Ordine; ciotola con terra e semi protetti da un angeloche simboleggiano la fertilità e la vita, mentre l’angelo protegge i bambini mai nati; un Rosario e una rosa rossa alla Madonna di Castelpetroso; un cuore rosso per le colleghe defunte che hanno aiutato a mettere al mondo una nuova vita, a gran voce ognuna delle presenti ha ricordato un nome. Monsignor Cibotti,ha svelato un aneddoto sul suo Battesimo: vi era usanza, alcuni anni fa,che la levatrice, insieme ai genitori, alla madrina e al padrino, partecipasse al sacro rito e il sacerdote poggiasse un po’ di sale sulla bocca del neonato, simbolo augurale di sapienza nell’età adulta; sorpresa dalle sue interminabili urla, la levatrice gli vaticinò che sarebbe diventato un gran predicatore…I volontari del Raggruppamento Molise del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta hanno prestato servizio di rappresentanza durante l’evento, proseguendo nella sinergia di intenti con le attività del Santuario della Vergine Addolorata di assistenza socio-sanitaria.

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