CASERTA – Fuga dalla scuola per “conquistare” la pensione, a Caserta record di domande per pensionamento

CASERTA – (di Nino Notargiovanni) Boom di domande di pensionamento per i lavoratori della scuola. La percentuale è salita del 32% rispetto all’anno scorso (2017). Una vera e propria fuga. “Appendere i libri al chiodo” diventa fondamentale di questi tempi anche per paura che l’asticella dei requisiti pensionistici possa innalzarsi ancor di più. La legge Fornero ci ha insegnato “molto” ma anche i vari governi che si sono susseguiti hanno trascurato non poco il mondo dell’istruzione. Dati alla mano dovrebbero andare in pensione, in Italia, circa 25.000 docenti ed 8.000 ATA. A Caserta in totale le domande presentate sono state 458: per gli ATA sono 57 assistenti amministrativi, 19 ass. tecnici, 1 cuoco e 93 coll. Scolastici mentre per i docenti 79 riguardano la scuola dell’infanzia, 101 quella primaria. Per la scuola secondaria di secondo grado le domande più gettonate riguardano la classe A022 (italiano-storia-geografia) con 35 istanze. Segue a 30 la classe A012 (discipline letterarie); con 19 richieste si assesta “sul podio” la classe A048 (matematica).  Alle  domande prodotte vanno aggiunte alcune migliaia (a livello nazionale) di domande di accesso all’Ape social riservate solo alle maestre dell’infanzia. Poi c’è “l’opzione donna” che prevede il requisito di età (57 anni) e di contributi (35) maturati entro il 31 dicembre 2015. Questa “fuga per la vittoria” o meglio “per la pensione” la dice lunga sulla buona salute della nostra scuola. Docenti sempre “più scoppiati” ed anche i più vecchi d’Europa. Un lavoro che dovrebbe essere considerato usurante. Oggi la scuola è cambiata: gli alunni sono sempre più indisciplinati  e il rapporti genitori/insegnanti è diventato in certi versi “ostruttivo” per la didattica.